Da dove nasce la tua passione per la musica e come mai la scelta di questo nome d'arte?
Ho studiato pianoforte e chitarra da ragazzino ma poi per venti anni ho abbandonato gli strumenti. Ho ripreso a suonare una decina di anni fa, in un duo in cui facevo serate di cover in giro per Milano. Allo stesso tempo però ho sempre letto tantissimo e scritto, scritto, scritto. Il passo verso la forma canzone è stato breve. Le rose e il deserto nasce nel 2018, dopo vari progetti sia di cover che di inediti.
Perché questo nome? avevo voglia che già dal nome fosse evidente la doppia anima della mia scrittura: delicata, nostalgica, sentimentale, ma ogni tanto anche arrabbiata.
Qual è stato il momento più importante, la chiave di svolta della tua carriera?
Ti direi l'autunno del 2018, quando ho preso il coraggio a quattro mani e con la mia valigia piena di canzoni ho deciso di lasciare il progetto in cui mi trovavo e di far nascere Le rose e il deserto. Iniziare un progetto solista è allo stesso tempo esaltante è spaventoso.
Quanto c'è di autobiografico nella tua musica?
In tutti i miei testi c'è qualcosa di me: alcune canzoni sono completamente autobiografiche, altre invece prendono spunto da una situazione, un ricordo, un episodio, per costruire una storia.
Come nasce l'ispirazione per il disco "Cocci sparsi"?
"Cocci sparsi" è una disco che fa un viaggio: le prime canzoni parlano di me, sono come una lente di ingrandimento poggiata sul mio petto. Di canzone in canzone l'inquadratura però si allarga, fino ad arrivare a "Australe" in cui mi sembra che sia faccia un viaggio nel cosmo guardando il nostro pianeta e noi tutti, noi essere umani, nella nostra meravigliosa piccolezza.
Con quale artista del panorama musicale italiano o internazionale vorresti collaborare o pensi ti abbia maggiormente influenzato nel tuo modo di fare musica?
Per quanto riguarda le influenza, a parte De Gregori, di cui tutti siamo figli, ti nomino due cantautori di Latina (di Giulianello in realtà): Emanuele Galoni ed Emanuele Colandrea. Collaborazioni: mi piacerebbe tantissimo farmi produrre un disco da Giorgio Canali.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ho da pochissimo iniziato a raccogliere il materiale e scrivere cose nuove per il prossimo disco, che è però ancora di la da venire. Nel frattempo il progetto Le rose e il deserto si è allargato: da quasi un anno mi accompagnano Agostino Marino al contrabbasso e Fabio Greuter alla fisarmonica. Per la prossima stagione autunnale mi piacerebbe portare in giro il mio progetto e far ascoltare il più possibile le mie canzoni.
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