Riki Cellini

"Le mie canzoni sono sempre sincere", intervista a Riki Cellini

Indipendente, appassionato e controcorrente, Riki Cellini a distanza di 2 anni da "Canzonissima", l'omaggio citazionista che riporta alla bella televisione e alla musica di una volta, ha da poco pubblicato il singolo "Quello che basta". Ecco cosa ci ha raccontato. 

 

 

Come scrivi solitamente i testi delle tue canzoni? Qual è, secondo te, la cosa più importante dello scrivere una canzone?
Le canzoni le scrivo di getto, senza pensarci troppo. Forse è proprio questo il loro bello perché rappresentano quello stato d’animo, il sentire di quel preciso momento. Le mie canzoni raccontano storie, reali, immaginarie ma sono sempre sincere.

Cosa rappresenta per te “Quello che basta", il tuo nuovo singolo?
Questa canzone rappresenta per me una finestra che sembra non esserci più e che ogni tanto è possibile scavalcare per fare un tuffo in una parte più semplice ma profonda di noi, quella del sentire inteso come ascoltarsi. Perché “Quello che basta” è quel poco di cui abbiamo veramente bisogno, spesso infatti ci basta qualcuno capace di ascoltare quel silenzio che rimane come un apostrofo bianco tra un gran casino e l’altro.

Ci racconti com’è nata la collaborazione con Valerio Baggio e Attilio Fontana?
Collaboro con Attilio e Valerio da tanti anni ma questo è il primo pezzo che firmiamo tutti e tre insieme. Siamo come una famiglia e le idee, le melodie, gli arrangiamenti ci escono come un sorriso. Il brano è nato in un pomeriggio magico, passato insieme.

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Che tipo di lavoro avete fatto in studio per la ricerca del sound?
L’arrangiamento di ‘Quello che basta’ è stato fatto da Valerio Baggio, sempre attento all’evoluzione dei linguaggi e delle sonorità musicali. In questa produzione artistica è riuscito a sintetizzare alcuni tratti del mio stile con quelli più tipici del sound indie italiano contemporaneo. Già in fase di scrittura abbiamo fin da subito scelto di usare nella top line alcuni elementi melodici e ritmici tipici della contemporaneità come poliritmi o frasi melodiche che si appoggiano sulla settima maggiore.

Attraverso la tua musica hai mai paura di rivelare ad estranei aspetti della tua vita personale?Assolutamente no. Non farei il cantante anzi, il cantastorie.

Progetti per i prossimi mesi?
Sono già ‘on the road’ con i live insieme ai miei musicisti per la promozione di questo nuovo lavoro. “Quello che basta” avrà anche una versione in spagnolo alla quale potrei aggiungere anche altri miei brani che si prestano alla sinuosità e alla passionalità di questa meravigliosa lingua. E poi ancora musica… sempre tanta musica!

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