Doc Trashz

Intervista con Doc Trashz

Fuori da mercoledì 21 settembre 2022 “Time”, il primo album del producer e dj siciliano Rubens Garofalo, in arte Doc Trashz. Vincitore di alcuni dei contest più prestigiosi a livello internazionale per i suoi dj set ricercati e innovativi (tra cui il Red Bull Music 3Style), l'artista ci regala una raccolta profondamente concettuale che riassume, traccia dopo traccia, tutte le sue ricerche sonore degli ultimi anni. Un progetto sonoro interamente sperimentale che ha come tema portante quello del tempo, in grado di dare e togliere tutto.

Doc Trashz

Prima domanda per rompere il ghiaccio: chi è Doc Trashz e da cosa deriva il tuo nome d’arte?

Doc Trashz è diventato nel tempo un progetto musicale con cui sperimentare diversi sound, il nome d’arte nasce tanto tempo fa quando iniziai da giovanissimo ad avere a che fare con la musica, diciamo che è il risultato di quello che succedeva intorno a me durante le mie prime esperienze in contesti dal vivo e dj set vari. Inizialmente l’idea era quella di utilizzare Doc Fresh come nome d’arte, perché il mio obiettivo era quello di portare qualcosa di nuovo e di fresco durante i dj set, ma si è rivelato essere un’arma a doppio taglio: la maggior parte delle volte la reazione del pubblico era controversa ed a volte neanche positiva. Da qui la scelta di cambiare ironicamente in Doc Trashz, la z alla fine è muta ed è lì solo per dare un piccolo tocco in più di no sense. Ma ragazzi avevo 16/17 anni quando scelsi questo nome d’arte abbiate un po’ di pietà.

Parlaci un po’ del tuo background musicale: qual è stata la tua formazione e quali sono gli artisti che ti hanno ispirato?

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Ho iniziato da giovanissimo seguendo l’hip hop ed in particolare il mondo del turntablism, infatti iniziai principalmente a sperimentare con lo scratch. Successivamente intorno al 2006 iniziai ad avvicinarmi al mondo dell’elettronica e contemporaneamente anche con le produzioni musicali cosa che si è rivelata essere il mio interesse principale. Negli anni ho collaborato con svariate labels in giro per il mondo prima di decidere di avviare la mia etichetta Trashz Recordz. Gli artisti che mi hanno sempre ispirato sin da quando ho iniziato con l’elettronica sono stati Chemical Brothers, Soulwax, Tiga, Boys Noize e Beastieboys.

Ci hai raccontato che “Time” è il tuo primo album, ma forse anche l’ultimo. Perché? 

Potrebbe essere l’ultimo per vari motivi ma principalmente perché l’ambiente musicale in cui trovo e da cui provengo si muove principalmente con singoli ed Ep. Per tirare su un album bisogna investire molto più tempo, ma anche dal punto di vista del concept un album segue una direzione molto diversa da un singolo un Ep che spesso sono mirati più ad un utilizzo da club, con un album si cerca di mettere su un lavoro che vada bene sia per il mondo del clubbing che quello del normale ascolto privato. Il tutto porta ad avere i suoi pro e contro, quindi sto ancora valutando quali siano questi pro e contro del lavorare o no ad un ulteriore album in futuro, o se ritornare sulla strada dei singoli ed Ep. Poi chissà magari farò entrambe le cose, il tempo lo dirà (per restare in tema con l’album).

Cosa puoi raccontarci sulla scena musicale della tua città e come ti inserisci all’interno di essa?

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Bene a Caltanissetta utilizzare il termine scena è già un’amplificazione di quello che realmente abbiamo, ma qualcosa c’è e c’è sempre stato, sia in passato che adesso ci sono stati alcuni progetti di buona musica, ho sempre visto e sentito poca innovazione. Spesso purtroppo veniamo associati in particolare ad un nome che non voglio neanche citare, di dubbia qualità e soprattutto gusto, tra le mie varie tracce non presenti nell'album c’è una sorta di parodia, che per chi è bravo ed attento riuscirà a trovare. Io nel mio ho sempre cercato di distaccarmi dal contesto locale, non perché non voglia essere associato ad esso, ma perché di per sé molto limitante, allo stesso tempo spero invece di poter contribuire in maniera positiva ed innovativa al contesto locale che spesso però non apprezza e non valorizza in maniera corretta e meritocratica il buono reale che c’è qui in zona.

Qual è l’elemento che non dovrebbe mai mancare in un pezzo firmato da te?

Ecletticità.

Qualche live in programma nei prossimi mesi?

Al momento sono in studio per lavorare ad un live set dell’album che spero possa riuscire a girare quanto prima.

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