MYRY ritorna con "The Weakest Seams", un brano alternativo ispirato ai suoni elettronici di Four Tet e Bonobo. Il singolo è guidato dalle ipnotiche percussioni dell’handpan di Valentino Fanizza. La produzione è spaziosa, sottile ed eterea, con la voce di MYRY che guida l'ascoltatore attraverso temi di fragilità.
L'artista condivide uno sguardo sul brano: Questa è una canzone sulle fragili ma potenti emozioni risvegliate l'una nell'altra durante le relazioni tossiche ("it wasn't right") e su come possano essere accecanti. È una canzone sull'accettare che le cose possono essere belle e tuttavia avere una data di scadenza; quando ci sono “cuciture deboli” nel tessuto, alla fine si strappa.
Dopo essere cresciuta tra Belgio, Italia e Regno Unito, le diverse influenze dei MYRY sono culminate in un suono unico e in una gamma mista di influenze. Ispirata da The National, Radiohead, Alt J e Billie Eilish, MYRY è stata sostenuta da varie stampe musicali e radio inclusa la BBC.