Interviste - Intervista alla band post-punk italiana We Are Waves

“Cave” è l’ultimo lavoro dei We Are Waves, la molto amata band torinese di ispirazione post punk, sempre molto efficace dal vivo e (quasi) perennemente in tour. Ora ai banchetti dei live, oltre che sulla pagina Bandcamp del gruppo (https://wearewavesmusic.bandcamp.com/album/cave), è possibile acquistare anche il vinile del disco, a tiratura limitata. Abbiamo rivolto qualche domanda alla band.

Come nasce l’idea di pubblicare “Cave” in vinile in edizione limitata?

Cave è un disco molto speciale per noi, nato e cresciuto durante la pandemia quando pensavamo sinceramente che sarebbe stato l’ultimo album dei WAW. Tuttavia, ha dimostrato una straordinaria forza, e ci ha permesso di riaffrontare la dimensione “tour” con grande determinazione. Il vinile è stata la ciliegina sulla torta, simbolo tangibile di questo piccolo trionfo collettivo.

Cosa rende speciale questa edizione in vinile di “Cave” rispetto ad altri formati digitali o CD?

Il vinile è intrinsecamente speciale poiché implica una significativa trasformazione audio. Già durante la fase di mastering, è necessario adottare un approccio diverso specificamente per il vinile, caratterizzato da una minor compressione e da un suono più aperto e arioso. Ciò consente alle tracce di respirare in modo diverso, soprattutto i synth e le batterie acquistano una “morbidezza” che amplifica l’esperienza sonora, rendendo i brani notevolmente più immersivi rispetto al digitale. Questo era già successo col vinile di “Hold” e qui si è ripetuta la magia.

Qual è il vostro brano preferito o quello che sentite rappresenti al meglio il sound e il mood di “Cave”?

Probabilmente “Cave” e “Criptomnesia”, due brani molto intensi e teatrali, che dal vivo rendono molto e sono divertentissimi da suonare.

Qual è la vostra esperienza preferita fino ad ora durante il tour promozionale di “Cave”?

Ce ne sono tante, e ogni data a modo suo è speciale. Sicuramente il poter tornare a viaggiare stretti nel furgone tutti insieme, condividendo chilometri, stanchezze e camere di hotel è sempre un’avventura che ci esalta e ci fa tornare a casa col magone e la voglia di ripartire.

Quali aspettative avete per le nuove date del tour?

Tornare a trovare persone con cui abbiamo stretti dei bellissimi legami, come è successo a Perugia, e conoscere città nuove che non avevamo ancora toccato.

State già pensando a un seguito per “Cave”? Ci anticipate qualcosa?

Stiamo iniziando a scrivere pezzi nuovi e alcuni sono già in scaletta a rodarsi…chissà che nel 2025 non ci sia qualche sorpresa ;)