Dal 28 novembre 2025 è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “L’amore da ubriachi”, il nuovo singolo di Levi.
“L’amore da ubriachi” è un brano che racconta i frammenti di una storia d’amore intensa, ma incapace di durare nel tempo. I due protagonisti rivivono i ricordi più intensi — i risvegli insieme, i sogni di una casa e di una vita condivisa — di due adolescenti che non riescono ad amarsi, creando un sentimento tossico che logora e fa male. Nonostante il dolore, resta quella scia di passione che riporta i due a cercarsi ancora, come anime ubriache che si rifugiano l’una nell’altra per un istante, pur sapendo che al mattino tutto svanirà. Il loro amore non vive più di parole o sogni, ma di un istante, come due ubriachi che si abbracciano senza pensare, consapevoli che tutto verrà dimenticato.
Conosciamo meglio l’artista!
Come e quando ti sei avvicinato alla musica?
Da quando ero alle elementari ho sempre preferito stare su un palco a cantare piuttosto che correre dietro a un pallone. Alle recite di Natale o di fine anno finivo quasi sempre a fare il solista, anche perché ero l’unico maschio che aveva davvero voglia di cantare. Le femmine erano tantissime e dovevano fare una specie di selezione, io invece ero sempre lì. Così, mentre gli altri giocavano a calcio durante la ricreazione, io passavo il tempo a provare le canzoni. Col tempo questa cosa mi ha fatto sentire “diverso”, quello un po’ strano che non riusciva mai a incastrarsi davvero in un gruppo. E purtroppo da lì sono arrivati anche episodi di vero bullismo. Non è stato facile, ma la musica è sempre rimasta il mio rifugio. Intorno ai 14 anni ho iniziato a prendere il canto sul serio, con lezioni private che mi hanno aiutato a capire meglio la mia voce e il mio modo di esprimermi. A 17 anni ho cominciato a scrivere canzoni, e lì è scattato qualcosa: ho deciso di fare quello che mi faceva stare bene, smettendo piano piano di farmi bloccare dal giudizio degli altri. Mi trasferisco a Milano per iniziare gli studi universitari e nel mentre mi iscrivo ad una Accademia di Canto pop e moderna nella quale entro fine anno mi diplomerò Oggi guardo indietro e capisco che quella diversità che per anni mi ha fatto soffrire è diventata la mia forza. È da lì che nasce la mia musica, ed è per questo che continuo a cantare.
Raccontaci del tuo singolo “L’amore da ubriachi”: testo, video e messaggio che vuoi mandare a chi ti ascolta
L’amore da Ubriachi è un brano nato in modo estremamente spontaneo e onesto. È stato scritto di getto, subito dopo la fine di una relazione, quando le emozioni erano ancora tutte lì, vive e difficili da gestire. Proprio per questo la scrittura è stata veloce, ma allo stesso tempo intensa e faticosa: raccontava qualcosa che stavo ancora vivendo sulla pelle. Con questa canzone volevo raccontare che anche le coppie della mia età possono scegliere di mettersi davvero in gioco, di lottare fin dall’inizio quando credono nel proprio rapporto. Sentivo però anche l’esigenza di sottolineare quanto il dialogo sia fondamentale in una relazione, non solo nei momenti felici, ma soprattutto quando emergono le fragilità, i problemi e le cose che fanno più paura. Chiara e Lorenzo sono riusciti a rappresentare perfettamente questo tipo di amore: fatto di momenti leggeri e apparentemente spensierati, belli mentre accadono, ma capaci di nascondere un dolore più profondo, quello di una storia che rischia di non durare. Il mio desiderio è quello di mettere in luce queste dinamiche di coppia che, se riconosciute in tempo, possono essere comprese e magari anche cambiate. Credo molto nella forza delle immagini: l’aspetto visivo è fondamentale per raccontare sfumature ed emozioni che a volte, nel testo di una canzone, possono rimanere tra le righe.
Che tipo di musica ascolti e con quale artista, del panorama italiano o internazionale, sogni di collaborare?
Frequento un’Academia di canto pop moderno a Milano e questo percorso mi ha aperto le porte a un mondo di nuova musica, spingendomi a non pormi mai limiti nell’ascolto, anche quando i generi sono lontani dal mio. Nel mio cammino artistico mi sono innamorato profondamente della musica del Maestro Franco Battiato: non ho perso una sola delle sue esibizioni, anche se le ho potute vivere solo in streaming. Dai suoi live cerco sempre di cogliere quella sua attitudine unica sul palco, la capacità di raccontare una storia attraverso ogni canzone. Un’altra grande fonte di ispirazione sono i Bee Gees, che hanno segnato la mia infanzia e la mia passione per la musica: sono cresciuto tra pane e musical come Grease e La febbre del sabato sera. Da allora non ho mai smesso di ascoltarli, e il loro immaginario continua a influenzare profondamente il mio modo di sentire e vivere la musica. Nell’ambito musicale italiano mi piacerebbe molto poter cantare con Marco Mengoni che trovo molto simile al mio tipo di musica, mentre l’artista internazionale con cui mi trovo piu affine è Bruno Mars.
Quale pensi sia la caratteristica della tua musica che la rende unica e riconoscibile da chi ti ascolta?
Credo che ogni artista abbia il bisogno di raccontarsi. La storia di ognuno di noi è diversa e in quanto tale unica. Io racconto la vita di un 25enne che fatica a dormire pur di inseguire i propri sogni, che sta costruendo il proprio futuro mettendo da parte molte cose e affrontando scelte difficili. Nei miei brani prendono forma il desiderio di libertà e di amore, sentimenti che oggi sembrano sempre più rari nella società. Tutto nasce da esperienze vissute in prima persona e che ho affrontato con tutte le gioie e i dolori che mi hanno portato.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Stiamo per pubblicare nuova musica e stiamo cercando il modo migliore per farla ascoltare al maggior numero di persone possibile. Abbiamo le idee chiare su cosa vogliamo creare, quindi è importante rispettare i tempi giusti per dare a ogni uscita lo spazio di essere ascoltata e apprezzata. Sto anche costruendo una band con cui porterò i prossimi live: un mix di brani inediti e cover che raccontano questo nuovo capitolo del mio percorso artistico. Il palco resta il mio posto naturale, dove le canzoni prendono davvero vita. Nel frattempo continuo a viaggiare, vivere esperienze e trasformarle in musica, perché ogni storia può diventare una canzone. Per restare aggiornati e seguire questo progetto fin dai suoi primi passi, vi invito a seguirmi su tutti i miei canali social. Io sono LEVI.






