Con “Una Muchacha”, Jisa trasforma un momento di dolore in un canto di rinascita. La giovane artista italo-paraguaiana racconta la liberazione dal giudizio e l’accettazione di sé, fondendo sonorità latine e pop italiano. Il brano è un inno alla libertà interiore e alla riscoperta della propria autenticità.

“Una Muchacha” è un brano pieno di luce e forza. In quale momento della sua vita è nato e cosa rappresenta per lei oggi?
“Una Muchacha” è nata in un momento difficile, quando mi ero annullata per un ragazzo che poi mi ha lasciata. Oggi il brano è per me un simbolo di forza e amore verso se stesse, un messaggio per chi vuole rialzarsi e trovare sicurezza dentro di sé.
Il testo parla di una rinascita personale e del coraggio di mostrarsi per ciò che si è. C’è un episodio della sua vita che ha ispirato direttamente questa storia?
Sì, l’ispirazione nasce da un episodio in cui mi sono annullata per un ragazzo che poi mi ha lasciata con parole dure. Quell’esperienza difficile mi ha spinto a riflettere, a ricostruire me stessa e a trovare il coraggio di mostrarmi per quello che sono davvero
Il mix tra sonorità latine e pop italiano rende il brano immediatamente riconoscibile. Come nasce questa fusione culturale e musicale?
Questa fusione nasce dal mio desiderio di unire le radici latine, ricche di ritmo e calore, con la profondità emotiva del pop italiano, creando un sound unico e autentico
Nel videoclip la danza diventa linguaggio del corpo e libertà. Quanto è importante per lei l’unione tra voce, movimento ed emozione?
Unire voce, movimento ed emozione è essenziale per me: la danza esprime la libertà e la rinascita che la musica racconta.
La canzone trasmette una grande energia positiva. Pensa che la musica possa essere anche una forma di guarigione e rinascita interiore?
Assolutamente sì. La musica è una potente forma di guarigione e rinascita interiore. Può dare forza, conforto e aiutare a ritrovare se stessi nei momenti difficili.
Dopo “Una Muchacha”, quali sono i suoi prossimi passi artistici? Ha già nuovi progetti o collaborazioni in cantiere?
Sto creando nuove canzoni che parlano di donne, guerre e della realtà che viviamo. Voglio offrire conforto a chi si sente solo o diverso, mostrando che non siamo isolati e che è importante accettarsi anche quando ci distinguiamo dalla massa.







