Con “Sospiro”, Fil regala un brano intriso di dolcezza e introspezione. L’artista trasforma i ricordi in melodia, unendo influenze brasiliane e sonorità pop acustiche. In questa intervista racconta l’amore come energia imprevedibile e vitale, capace di arrivare senza preavviso e di illuminare anche il buio più profondo.

Nel comunicato stampa si parla di ricordi e desideri. Per te, cosa ha più forza creativa: la memoria o la speranza?
Penso che entrambe vivano insieme. La memoria ravviva diverse emozioni ci fa sorridere, piangere ecc .. Quindi una serve all’ altra come nella canzone per esempio, la memoria da vita al ricordo e la speranza stimola positivamente la mente cercando di non cedere a timore di non rivedere la persona amata
Quali strumenti musicali usi per trasmettere malinconia e dolcezza in un brano come “Sospiro”?
Strumenti come chitarra, tastiera, batteria, qualche strumento tradizionale brasiliano e un po’ di atmosfera.
Che ruolo ha il silenzio nelle tue canzoni e nella tua vita quotidiana?
Il silenzio ha un ruolo fondamentale per raccogliere i pensieri ed elaborarli ma non sempre è possibile raggiungerlo , anche perché la mente spesso impedisce ciò continuando il monologo interiore spesso superfluo.
Hai mai pensato di scrivere un album concettuale legato ai tuoi viaggi?
Ho pensato di scrivere sui miei viaggi ma non ho avuto la giusta ispirazione, anche se penso che ogni viaggio vive dentro le “mie” canzoni, perché ogni esperienza ha modellato il mio essere influenzando prima di tutto me stesso e di conseguenza ciò che scrivo.
Quanto è importante per te la dimensione live? Come immagini ‘Sospiro’ suonato dal vivo?
Il live è molto importante. Mi presento da solo e con i miei limiti, quindi potrei proporre Sospiro nella versione acustica chitarra e voce o se avrò la fortuna di poter suonare con una band proporla uguale a come è uscita.
	






