The Piaggio Soul Combination, soul-jazz con sonorità sperimentali

“The Piaggio Soul Combination” è il nome sotto cui si nasconde un oscuro collettivo di musicisti, con base a Pisa, provenienti da esperienze diverse, che intrecciano le radici tradizionali del soul-jazz con sonorità più sperimentali. A dirigere il complesso, come una volta venivano chiamati i gruppi musicali che calcavano i palchi dell’antico suolo italico, è Marco Piaggesi: multistrumentista, cantante, autore e produttore.

Con “Allnighter Material”, Marco Piaggesi e la sua band firmano uno dei dischi soul più autentici e convincenti dell’anno. Groove potente, suono impeccabile e la voce magnetica di Diane Kowa regalano un album elegante, vibrante e fedele alla tradizione Stax/Motown, ma con un’anima tutta italiana. Allnighter Material” è uno di quei dischi che ti fanno venire la voglia di tornare a ballare.

E’ il soul italiano che fa muovere anche Londra. La notte del soul italiano non è mai stata così luminosa grazie a Marco Piaggesi e alla sua big band. E non è mai stata così emozionante con l’arrivo di una cantante come Diane Kowa.

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Quanto hanno influenzato il vostro nuovo album le sonorità Motown e Stax?
Siamo più influenzati dalla Motown che dalla Stax, che invece è il suono soul più conosciuto in Italia. Cerchiamo di ispirarci al suono Motown ma tenendo conto anche dele novità intervenute nel frattempo.

In che modo una big band riesce a mantenere un suono così compatto e coerente?
Provando tantissimo, almeno due volte a settimana

Come avete vissuto il ritorno in studio dopo quattro anni?
Bene, in studio ci divertiamo. C’è sempre l’orologio che corre e questo crea un po’ d’ansia, peròl è bellissimo starci dentro e lavorare.

“Trophy on the Wall” è stato accolto molto bene: cosa rappresenta per voi questo 45 giri?
Rappresenta il tentativo di produrre qualcosa che sia utilizzabile nella scena soul da ballo. Ci fa piacere che stia funzionando in quel senso.

Qual è stato il momento più significativo nella lavorazione dell’album?
Sicuramente la presenza di Abdy lewis al mix, il suono che è riuscito a creare è veramente bello e allo stesso tempo in stile e al passo con i tempi.

Quale ruolo ha avuto l’arrivo di Diane Kowa nel ridefinire il vostro sound?
Diane è volto versatile e riesce ad essere credibile sia nel soul classico, che nelle ballate, che nella psichedelia. Abbiamo costruito i pezzi in gran parte su di lei.

Come nasce un arrangiamento all’interno della band?
1% inspiration 99% perspiration !

Che cosa volete che il pubblico provi ascoltando “Allnighter Material”?
Ci piacerebbe che battesse il piede, che si sentisse preso dalla voglia di ballare.