
“Dawn”, il nuovo singolo dei RUT!, cattura perfettamente quell’attimo sospeso tra l’ultima bottiglia vuota e il primo raggio di sole: un limbo in cui il corpo è stanco ma la mente pulsa. Il brano si muove come un battito ossessivo, con una cassa dritta che trascina il basso sporco e le chitarre nervose in un gioco di tensione continua. La voce è un mantra delirante che sembra provenire dall’interno della testa, tra sogno e incubo, tra lucidità e hangover. Il videoclip, diretto con un approccio ipnotico, traduce visivamente questa sensazione: luci al neon e immagini tremolanti che ricordano il ritmo convulso di una notte finita troppo presto. Le inquadrature oscillano tra dettagli del corpo e spazi urbani svuotati, suggerendo il senso di alienazione e la bellezza fragile del momento post-rave. Ogni dissolvenza e gioco di luce enfatizza la stessa dualità della musica: caos e controllo, sballo e consapevolezza. “Dawn” è un rituale in quattro quarti che ti trascina dentro la testa dei RUT!, tra echi dei Bloc Party, QOTSA e Muse, ma con uno stile che resta crudo, personale e irresistibilmente contemporaneo.







