Gli Excape tornano con un nuovo singolo dal titolo Baciami Stupida, un brano che segna l’inizio di una nuova fase per la band. Dopo l’EP precedente, il gruppo ha sentito l’esigenza di ripartire da zero, esplorando nuove sonorità e lasciandosi ispirare da nuove energie. Il singolo affronta temi di solitudine e desiderio, trasformando un sentimento universale in una storia musicale intensa e personale.
Con Baciami Stupida, gli Excape mostrano una maggiore autenticità nel sound, prediligendo strumenti suonati dal vivo e un approccio più diretto e incisivo. Milano, la città che li ospita, diventa scenario di una scena musicale da vivere con condivisione e spirito comunitario, lontano dalle logiche competitive. Il gruppo anticipa inoltre che il singolo è solo l’inizio di un percorso ricco di novità artistiche.

l’intervista
“Baciami stupida” è il vostro nuovo singolo: cosa vi ha ispirato nella scrittura e quale emozione volete trasmettere agli ascoltatori?
Baciami Stupida è un brano molto bello da raccontare perché segna l’inizio di un nuovo percorso per noi. Dopo l’EP precedente abbiamo deciso di mettere un punto, tirare una riga e ripartire da capo. Avevamo bisogno di ritrovarci e farci ispirare da nuove realtà e da nuove energie. Il brano è nato in maniera totalmente naturale. A un primo ascolto, e forse anche al secondo o al terzo, può sembrare la storia di una relazione d’amore tossica: quella situazione in cui qualcosa non va più avanti e arriva il momento di trovare il coraggio di lasciar andare l’altra persona, per non perdersi dentro se stessi o dentro l’altro, ma non si ha la forza di farlo. In realtà Baciami Stupida non è dedicata a una ragazza, ma alla solitudine. La solitudine viene impersonificata come una figura femminile con cui si ha una relazione di amore e odio allo stesso tempo. La canzone è nata quando Marco era a Lille, sopra Parigi, per l’Erasmus, mentre gli altri membri della band erano a Crema. Questa distanza ha reso difficile fare musica insieme come prima: Marco tornava spesso in Italia, ma non era più la stessa cosa. Questa mancanza ha generato desiderio, e il desiderio ha creato una necessità. La paura di rimanere soli è una delle sensazioni più difficili da affrontare: siamo sempre circondati da persone, ma quando sei distante da ciò che ami te ne accorgi ancora di più. Quando qualcosa ti manca, quando non puoi più averla tra le mani o stringerla, capisci il suo valore. Da quella sensazione è nato il brano, che parla appunto di come la solitudine sia una cosa che a lungo andare ti logora, piano piano, e per questo motivo serve un ultimo bacio per lasciarla andare. Un vero e proprio bacio di addio per tornare a vivere davvero con la consapevolezza di quello che “lei” ti ha insegnato. L’emozione che vogliamo trasmettere non è unica né definita. Non ci piace spiegare tutto fino in fondo nei nostri pezzi: se una storia è troppo esplicita, si chiude, e chi ascolta fatica a farla propria. Preferiamo lasciare una sospensione, un margine di interpretazione. È quella la forza del brano: ognuno può prenderlo e portarlo dentro la propria vita. Qualcuno potrà dedicarlo a una relazione amorosa, qualcuno, come per noi, alla solitudine, qualcun altro ancora a un rapporto o a un distacco diverso. È proprio questo il bello di Baciami Stupida: la libertà di viverla secondo il proprio vissuto.
Come descrivereste l’evoluzione del vostro sound rispetto ai brani precedenti: questo singolo segna una nuova direzione per la band?
Sì, Baciami Stupida segna decisamente una nuova direzione per la band. Dopo l’uscita del nostro EP, di cui siamo molto soddisfatti, abbiamo sentito la necessità di metterci più a nudo e riscoprirci. È stato un anno intenso: l’EP è uscito letteralmente un anno fa, e da quel momento abbiamo intrapreso un percorso di ricerca con i nostri produttori, Alessandro Presti e Andrea Immovilli e il nostro manager “Frank” Bonavena. Ci siamo visti in panni diversi rispetto a quelli indossati in passato. È come se avessimo cambiato abito: prima avevamo un certo vestito musicale, ora ne abbiamo uno nuovo. Per questo progetto ci siamo fatti influenzare molto dalla scena brit, pop e rock, che ha avuto un impatto fondamentale sul nostro modo di scrivere e produrre. Il sound di Baciami Stupida è più incisivo e diretto, con un impatto più rock. Abbiamo voluto esprimere le nostre emozioni in modo più semplice e autentico, con brani più suonati, più “live”, più vivi. Abbiamo scelto di lavorare in maniera analogica su tutto: sintetizzatori, batteria registrata in studio, chitarre elettriche, basso. Il calore che si percepisce nel brano arriva proprio dal fatto che è tutto suonato davvero. Oggi questa autenticità si sta un po’ perdendo, anche se per fortuna c’è una riscoperta della dimensione live. Noi abbiamo voluto portarla anche in studio: dare una dimensione di pancia, di verità, di interpretazione. Questo cambiamento è nato anche grazie agli ascolti che abbiamo fatto e al contributo enorme di Alessandro, che ci ha sentito dal vivo, ci ha osservato e ha capito la nostra identità. Insieme abbiamo costruito un percorso nuovo che è solo all’inizio, ma che ci sta già dando molte soddisfazioni. La cosa più bella è che le persone lo stanno percependo: questo brano sta piacendo molto e la gente nota il cambiamento, la nuova veste. Chi ci seguiva continua a seguirci e nel frattempo abbiamo raggiunto una nuova fetta di pubblico che si riconosce in questo nuovo sound.
Milano è ancora un luogo dove si può fare musica nuova senza cadere nelle dinamiche di competizione? Come vivete voi la scena cittadina?
Prima ancora di parlare di Milano, secondo noi è importante parlare di musica. La musica, di per sé, è un ambiente competitivo: tutti vogliono arrivare in alto, vivere di questo, farsi ascoltare. E spesso, nel tentativo di emergere, ci si dimentica dell’elemento essenziale della musica: l’unione e la condivisione. Noi crediamo profondamente in questi valori. In studio, con Alessandro Presti e Andrea Immovilli, abbiamo trovato un vero spazio di condivisione: non solo lavoro, ma ascolto, confronto, crescita. Con Baciami Stupida, prodotta interamente con Alessandro, si è creata una collaborazione umana e artistica molto forte. Lo stesso approccio lo viviamo anche fuori dallo studio. Alla release del singolo, al Bluesquare di Milano, l’aria era proprio quella della condivisione: live, dj set, amici, artisti emergenti e già affermati tutti uniti tra loro. Le persone erano entusiaste per il nostro singolo e noi eravamo entusiasti del fatto che fossero lì con noi in un momento così importante. Questo è lo spirito che vogliamo portare avanti. Venendo da una realtà provinciale, all’inizio eravamo un po’ più chiusi mentalmente. Trasferirci a Milano ci ha aperto la testa: è una città che ti stimola, che ti dà possibilità, che ti costringe a metterti in gioco. Ma è anche una città in cui devi saper distinguere le persone sincere da quelle che ti supportano solo “per farsi vedere”. C’è chi ti dice: “Vengo al concerto, ti sostengo…” ma poi lo fa con secondi fini. Noi no. Noi andiamo ai live di altri artisti emergenti perché crediamo nella bellezza di ciò che fanno. Perché la musica esiste solo se c’è condivisione. Anche un semplice like, un ascolto, un passaparola, significa dare un’opportunità a qualcuno. Ai nostri live cerchiamo sempre di creare una sorta di famiglia, qualcosa che vada oltre la prestazione musicale. Una community. Perché prima di tutto abbiamo rispetto per la musica e per ciò che portiamo sul palco. E speriamo che chi ci ascolta possa riconoscersi nei nostri brani.
La produzione del brano ha seguito un approccio particolare all’interno della band o ci sono state collaborazioni esterne importanti?
La produzione di Baciami Stupida ha seguito un approccio completamente nuovo per noi. Consideriamo ogni nostro brano come un figlio, e come ogni figlio, anche ogni canzone è diversa: nasce in modo unico, ha una sua storia e un suo percorso creativo. Questo ci permette di esplorare ogni volta processi nuovi e nuove forme di espressione. Per questo singolo abbiamo sperimentato qualcosa che non avevamo mai fatto: abbiamo scritto direttamente in studio, noi tre degli Excape insieme al nostro produttore, Alessandro Presti. Lavorare così, fianco a fianco, ci ha permesso di condividere idee, paure, intuizioni, emozioni e di lasciar nascere la musica in modo naturale e spontaneo. Oltre a noi e ad Alessandro, abbiamo coinvolto altre figure importanti. Le chitarre del brano sono suonate da Andrea Cazzulli, che ci ha seguito anche in diverse date live e portato il suo carattere e la sua personalità estremamente sensibile quanto cazzuta all’interno del brano. Anche il nostro manager discografico, “Frank” Bonavena, era spesso presente in studio: il suo contributo umano e creativo ha reso tutto ancora più un momento di condivisione sincera. Tutto è nato dopo tanti ascolti, dopo aver analizzato chi eravamo e chi volevamo diventare. Ci siamo spogliati di ciò che eravamo prima per riscoprirci davvero e capire cosa volevamo comunicare alle persone. L’esperienza e la sensibilità di Alessandro sono state fondamentali: dopo aver portato i sold out nei palazzetti con la sua band Dear Jack e aver lavorato con diversi artisti live e in studio, ci ha aiutato a trovare la nostra identità e ad accendere quella scintilla che ci serviva per metterci in discussione. Alla fine, ciò che conta davvero è cosa vuoi dire e come vuoi farlo arrivare alle persone. E questo brano è nato esattamente così: mettendoci a nudo e condividendo tutto.
Guardando al futuro, “Baciami stupida” anticipa nuovi progetti, come un EP o un album, o altre sorprese per i fan?
Queste sono sempre le domande più belle, ma anche quelle per cui vogliamo lasciare un po’ di fiato sospeso… per non rovinare le sorprese. Ci piace far assaporare le cose un passo alla volta. Quello che possiamo dire è che siamo molto felici dell’uscita di Baciami Stupida: in questo momento siamo concentrati nel promuoverlo e nel farlo arrivare il più possibile in giro, grazie al lavoro del nostro ufficio stampa e del nostro manager. Stiamo lavorando davvero bene. Detto questo… in cantiere c’è tanta, tanta roba. E tanta roba molto bella, che proviene proprio dal mondo di Baciami Stupida, da questa nostra nuova veste. E forse arriverà anche qualcosa di più intimo, più sentito. La verità è che, con questo brano, abbiamo finalmente trovato la nostra direzione artistica. Abbiamo tante cose da dire, tante cose che sentiamo la necessità di esternare attraverso le nostre canzoni e di condividere con chi ci segue. Quindi sì: ci saranno novità importanti. Col nuovo anno… tenetevi forti. Gli Excape stanno creando qualcosa che vuole restare. E come si dice: per le cose belle ci vuole tempo, e a volte l’attesa è proprio ciò che vale la pena vivere.







