“Vorrei restare ancora” è un singolo che intreccia sensualità e poesia, un viaggio tra doppi sensi quotidiani e immagini letterarie che diventano emozione pura.
Nelle sue parole convivono la delicatezza degli abbracci e l’ironia dei riferimenti a Manzoni e Dante, la leggerezza di un neurone che parte in vacanza e l’intensità di un amore che non conosce fine. È una ballata moderna che parla di pelle e respiro, di corpi che si rincorrono come onde sulla riva, trasformando il desiderio in melodia.
Un singolo che mescola romanticismo e surrealismo. La canzone prende ispirazione da momenti quotidiani che diventano simbolo: un minuto che dura un’ora, una vocale che diventa carezza, un lago e una selva che diventano scenari dell’anima.
La scrittura è diretta e orecchiabile, ma non rinuncia a un tocco poetico che rende il brano riconoscibile e diverso dalle solite ballate pop.
Il videoclip ufficiale trasforma questa atmosfera in un’esperienza visiva unica: un mondo fiabesco ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie, dipinto con i colori e i vortici della Notte stellata di Van Gogh. I due protagonisti – lei che canta e lui che ascolta – diventano figure sospese in una dimensione magica, tra sogno e realtà, passione e delicatezza.
Non è solo una canzone d’amore, ma una piccola favola contemporanea: un invito a fermarsi, ad ascoltare, a vivere ogni istante come fosse infinito.

Kimicha98 è una giovane produttrice musicale che sperimenta con testi e intelligenza artificiale per dare vita a canzoni originali, sospese tra realtà e immaginazione.
Non proviene da scuole di musica né da palchi tradizionali: la sua è una passione nata come hobby e diventata linguaggio artistico, un modo per raccontare emozioni, contraddizioni e sogni.
Con il suo stile unisce sincerità, fantasia e riferimenti culturali, costruendo brani che suonano intimi e universali allo stesso tempo.







