Disponibile su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo della cantautrice Ambra Di Marte dal titolo “Non è stagione“. Non è stagione per un brano che è una ballad che ti strappa il cuore (non è stagione per una ballad in generale). Non è stagione per un brano suonato e registrato dal vivo con un quartetto d’archi. Non è stagione per parlare di un dolore così grande, ma dopotutto non è mai stagione quando ci viene strappato qualcuno di importante. E così Ambra Di Marte sceglie con coraggio di concentrarsi sulle sue esigenze musicali, ascoltare il dolore che ha da raccontare e dargli spazio nella sua produzione musicale, nonostante non sia la stagione adatta perché, quando un brano parla di una cosa così vera non c’è stagione che tenga.

“Non è stagione” è uscito il 18 luglio: come sei arrivata a questa data? C’era qualcosa di speciale nel volerlo pubblicare proprio d’estate anche se, come dici tu, non è stagione per una ballad?
Ho scelto questa data perché mi sono stata spazio e tempo per far maturare, curare, aggiustare, riarrangiare, questo brano che per me era essenziale pubblicare prima delle prossime uscite “più classiche”.
Che stato d’animo descrive “Non è stagione”? C’è un’emozione precisa da cui sei partita mentre lo scrivevi?
È un brano che ho dovuto scrivere per affrontare il dolore per la perdita di una persona cara. Un addio di cui sentivo l’esigenza di parlare. Parla di un dolore grande e della difficoltà di superarlo perché la perdita di un familiare è un dolore difficile da processare.
Come hai lavorato a livello produttivo sul brano?
Sono partita dal sentimento che volevo esprimere. Con la voce e ho fin da subito lavorato sull’incastro tra espressività vocale e quello che riuscivano a dire gli archi.
C’è un messaggio “nascosto”, o un dettaglio testuale o melodico di cui sei particolarmente fiera?
Per quanto riguarda questo brano sono fiera e grata soprattutto di aver avuto la possibilità di lavorare con un team (musicisti e produttore) così sensibili da capire l’importanza che avesse questo brano per me e aiutarmi a renderlo al meglio possibile.
A chi è dedicato “Non è stagione”?
A mia sorella, che ho perso a Dicembre.







