Angoscia, rabbia e delusione si fanno musica, diventano riscatto. “Egoista” non è fuga, ma affermazione identitaria. Dayan ci accompagna tra confessioni e rivelazioni, spiegando perché volersi bene oggi è un atto rivoluzionario. Una chiacchierata che lascia il segno.

Bentrovato, Dayan. “Egoista” contiene echi delle tue esperienze personali?
Si, sia nella sfera relazionale che nelle amicizie.
Quali emozioni prevalgono all’interno del brano?
È un mix di emozioni basse di Angoscia, delusione, rabbia, paura, che si trasformano e si evolvono in emozioni positive, stupore, gioia, sorpresa.
L’egoismo, a tuo parere, ha solo risvolti negativi?
Assolutamente no, è un viaggio dentro me stesso, alla scoperta del proprio valore positivo.
Dal punto di vista musicale, quali generi ti hanno influenzato?
Il rap/ hip hop molto, ma anche il pop.