INTERVISTA A ROBERTA FACCANI

Dal 2 maggio 2025 è in rotazione radiofonica e dal 9 maggio sulle piattaforme digitali di streaming “Senza far rumore”, il nuovo singolo di Roberta Faccani dedicato allo storico fondatore e leader dei Matia Bazar Giancarlo Golzi.

Conosciamola meglio!

Raccontaci del tuo singolo “Senza far rumore”: ispirazione e messaggio che vuoi mandare a chi ti ascolta

Il mio brano è una preghiera ed omaggio pieno di gratitudine, riconoscenza nei confronti di Giancarlo Golzi, il primo che conobbi dei Matia Bazar e anche quello che ancora per primo, volle fortemente la mia entrata nel gruppo come nuova voce. Nel testo ci sono quadri emotivi e emozionali che ho vissuto in quei sei anni con lui e ovviamente con gli altri ex colleghi della band e che porterò sempre nel cuore. A dieci anni dalla prematura scomparsa il “Capitano”, (o “zio Gianca” come lo chiamavo io), meritava di essere ricordato per il grande professionista e uomo saggio che è stato. Pregiato musicista, manager lungimirante, fedele ad un sogno, aveva una grande fiducia e stima nei miei confronti. Era guida preziosa che non aveva bisogno di dire tante parole ma se parlava, anche solo con gli occhi, lasciava sempre il segno… Di lui restano risate, aneddoti divertenti ma soprattutto i tanti seri consigli preziosi che porto con me. Mi è mancato dargli l’ultimo saluto e l’ho pianto in silenzio proprio “senza far rumore”, per non disturbare altrui equilibri, dopo la fine del mio sodalizio con la band. Di lui e di quella esperienza ho saputo e voluto sempre e solo ricordare le belle cose vissute insieme e, persino quelle più scomode, sono riuscita a tramutarle in qualcosa di positivo.  Sono stata sempre rispettosa e riconoscente a quel marchio e Giancarlo, che ancora mi parla nel cuore, lo sa e pero sia fiero di me!

Come è stata e cosa ti è rimasto dell’esperienza con i Matia Bazar?

Come dicevo prima, è stata una esperienza che mi ha insegnato molto in tanti ambiti diversi . Tra tutti però, direi la diplomazia nel

muovermi con dovizia nel difficilmente mondo dello showbiz… un insegnamento davvero impagabile! Per il resto ricordo ogni istante vissuto con intensità e grande devozione. Al gruppo ho dato tutta me stessa senza mai risparmiarmi e credo di aver rappresentato se posso osare dirlo, “un unicum” nella storia dei Matia sia per vocalità che modo di vivere il palco. Ricordo molti giovani ai nostri concerti; quel periodo è stato una accelerata verso le nuove generazioni.

Autrice, insegnante, vocalist, vocal coach, solista. Qual è la collaborazione artistica cui sei più legata e con quale artista vorresti lavorare?

Sono legata ad ogni singola collaborazione che ho avuto l’onore e il piacere di vivere perché se sono oggi quella che sono e cioè riesco ad essere poliedrica e ancora sul campo, lo devo alle tante diverse esperienze e persone con cui ho lavorato sia nella discografia che nel teatro musical;  lo devo alla lunga gavetta nei club coi musicisti ma anche agli studi di registrazione come corista e lo devo pure ai tanti studi fatti per migliorarmi e crescere vocalmente e come autrice. Ho persino creato una mia didattica per insegnare canto e aiutare i ragazzi giovani a non commettere “errori di valutazione” se vogliono intraprendere un duro mestiere come quello dello spettacolo. Infine devo dirlo, sono grata a me stessa perché non mi arrendo mai nemmeno quando sembra… ahahah sono una donna del cancro perciò sembro fragile ma sotto sotto, resto una roccia!

Per quanto riguarda un artista che adoro e con cui sogno di lavorare su tutti ti dico Steve Lukather, chitarrista e co-fondatore della band americana Toto, (da sempre la mia band preferita); in Italia vorrei duettare con… o scrivere per… tanti colleghi, perché mi piace la collaborazione!

Quale ritieni sia la tua caratteristica distintiva nel tuo lavoro, quella per cui chi ascolta la tua musica la riconduce a te?

Domanda molto interessante… ma ahahhaha … credimi, non riesco ad essere il miglior “avvocato difensore” di me stessa perciò faccio fatica a definirmi da sola tanto da tirare fuori dal cilindro una fotografia che contraddistingua il mio lavoro: piuttosto ti riporto quello che sento ripetermi più spesso dai miei fans o colleghi che mi stimano: dicono che la mia vocalità e modo di stare sul palco siano emozionanti e diversi da tutti; come autrice, che non scrivo mai cose scontate o banali. Questi complimenti già bastano e avanzano per rendermi felice. L’unica cosa che posso provare ad aggiungere è che non mi stanco mai nel cercare di migliorarmi perché credo nel duro lavoro e che apprendere nuovi “skills”, non sentendosi mai arrivato nel proprio mestiere, appartenga ai curiosi e agli appassionati ed io detesto annoiarmi! Perciò, provo continuamente a sfidarmi!

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Intanto parto a giugno in tour con la mia band per concerti in piazza. Amo il live perché il contatto con il pubblico ed i musicisti resta sempre un momento molto edificante. E poi mi occupo di  didattica del canto con il mio metodo che si chiama “La fabbrica del cantante-attore”. Insegno come vocal coach ad Ancona ma anche online a molti ragazzi che mi scelgono come loro guida per apprendere tutto ciò che ho imparato in più di trent’anni di esperienza su palchi e cantando generi diversi. Non prendo chiunque a lezione con me, ma solo chi dimostra davvero di aver vaglia di  studiare con umiltà, pazienza e senza la smania di fama. Per me conta solo se si acquisisce una vera professionalità: il resto, con un po’ di fortuna, probabilmente verrà da sé…!