Il delicato problema sociale della violenza sulle donne è affrontato dalla cantautrice con sensibilità e delicatezza ricorrendo ad immagini e metafore significative

Il brano è incentrato sul tema della violenza sulle donne. Le sonorità brillanti e pop nascondono la sensazione di paura della protagonista che, dopo essere stata lasciata dal partner, continua a ricevere chiamate e messaggi sul cellulare. La donna è alla ricerca della libertà perduta, vuole fuggire e lasciar andare i pensieri negativi, rivendicando la sua indipendenza.
Come mai hai deciso di trattare questo tema attuale e delicatissimo?
Il femminicidio è un fatto drammatico in tutto il mondo. Da inizio anno ad oggi in Italia è stata uccisa una donna ogni tre giorni! Anche i dati sulla violenza sessuale sono allarmanti.
Le scarpe rosse sono il simbolo della sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Nel titolo hai voluto fare un riferimento a questo aspetto?
Le scarpe rosse rappresentano la battaglia contro i maltrattamenti ed i femminicidi, ma il rosso è anche il colore della passione, della bellezza e della libertà. Il titolo vuole far riferimento a questo aspetto.
Come mai le persone non riescono a rassegnarsi dopo la fine di una relazione e continuano a tormentare il vecchio partner? Qual è il meccanismo malato che spinge a fare ciò?
L’amore è un sentimento incomprensibile. Evidentemente il vecchio partner possiede il dono di farla sentire desiderata. Io non parlerei di meccanismi malati, bensì di pazienza. La pazienza delle donne è infinita, basti ricordare il testo della canzone di Mia Martini: Gli uomini non cambiano.
Vorresti trasmettere un messaggio di liberazione e di indipendenza femminile?
Nei secoli scorsi e nelle diverse culture alle donne è stato assegnato un ruolo preciso. Ribellarsi alle ingiustizie a costo di essere scomode, a rischio di essere condannate e uccise. Il mio messaggio di liberazione è: “Ribelliamoci”. La nostra libertà non si può toccare.