Con armonie ipnotizzanti in stile James Blake o Chet Faker e i caratteristici testi introspettivi e vulnerabili in inglese di MYRY, accompagnati da una produzione elettronica, questo brano esplora l’introversione e la natura fugace della vita.
“Maze” racconta una storia delle moderne lotte contro la solitudine, lo stacanovismo e l’ansia sociale, con una sottostante paura di essere dimenticati.
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