Intervista agli OKAYNEVADA: da “ben stiller” a “Je e Te”

Dopo la pubblicazione del loro primo singolo “Ben Stiller” la scorsa estate, gli okaynevada, il fresco duo di giovani cantautori ventitreenni originari della provincia di Napoli, iniziano il nuovo anno con“Je e Te” (Casakiller/Ada Music), il nuovo singolo in radio e sulle piattaforme dal 12 Gennaio.

Vincenzo e Andrea, le due anime degli okaynevada, animati dalla passione per le canzoni, il mare e la confusione che li circonda, trovano la loro ispirazione nelle sfumature della vita quotidiana. Con “Je e Te”, il nuovo singolo dalle sonorità urban che mescola le loro radici napoletane alle influenze della canzone pop italiana, continuano a tessere il filo della loro storia musicale. Un intricato gioco di poesie e forze, un racconto di “per sempre” e “forse” con il sottofondo delle caviglie rotte mentre abbracciano il disordine senza cercare di risolverlo.

Conosciamoli meglio!

Come e quando nasce la vostra passione per la musica? Come soprattutto nasce il vostro duo?

La musica si è infilata nelle nostre vite fin da quando eravamo piccoli. Come spesso capita in questi casi, non lo abbiamo scelto noi, è arrivata e basta. Certo, in maniera differente: per uno (Vincenzo) tramite il vecchio cantautorato italiano, per l’altro (Andrea) tramite gli album del vecchio Rock anni ’70. Praticamente siamo partiti dal vecchio per arrivare al nuovo, anche se di solito succede il contrario.

La nostra una collaborazione è iniziata nel 2022, ci scambiavamo idee mantenendo separati i nostri due progetti solisti. Dopo circa un annetto, quando ci siamo ritrovati tra le mani un bel po’ di canzoni che volevamo cantare insieme, nel 2023 abbiamo deciso di mettere su il duo “okaynevada”: abbiamo iniziato a presentarci in questo modo ai live e abbiamo poi pubblicato insieme a partire dal primo singolo “Ben Stiller”.

Quanto c’è di autobiografico nel vostro lavoro?

Per scrivere partiamo sempre dalle nostre storie, dai nostri percorsi, ma anche dalle nostre riflessioni e discussioni, quindi potremmo dire che è sempre autobiografico, anche quando si tratta soltanto di pensieri che comunque escono dalle nostre teste.

Come mai la scelta di questo nome d’arte?

Il nome iniziale era semplicemente “Nevada”, un riferimento agli USA, anzi un riferimento al sogno americano più che agli States. Per noi il sogno americano rappresenta l’irraggiungibile che vogliamo raggiungere, l’obiettivo impossibile su cui vogliamo mettere la mani, una spinta molto molto forte.

Poi, come succede a volte nella vita, sono anche gli altri a scegliere un po’ qualcosa per te, e forse è anche giusto così.
Una volta messo su il duo, aprimmo le pagine dei diversi social e su Instagram il nome utente “Nevada” era già occupato, quindi optammo per “okaynevada”. Da quel momento i vecchi Nevada sono scomparsi: le persone hanno iniziato a chiamarci letteralmente “okaynevada” e abbiamo voluto mantenere questo nome.
Ci piaceva l’idea di fare scegliere una parte di noi anche alla gente.

Raccontateci il vostro singolo “Je e Te”: ispirazione, sound, emozioni?

Je e te è il nostro secondo singolo: parte da Napoli, parte dalla lingua napoletana, parte dalle nostre storie e dai nostri sentimenti che abbiamo voluto esprimere qui dentro, perché lì fuori è tutto un po’ più difficili, anche raccontarsi a volte.

È una canzone Urban Pop, con un ritornello in dialetto napoletano che ci ricollega alla nostra terra, alla nostra tradizione. È una canzone che vuole raccontare tante storie in una. Siamo partiti dai fatti nostri, ma abbiamo voluto raccontare tutta la instabilità dei rapporti umani: qui il senso di precarietà è declinato nel rapporto romantico, ma sappiamo che questo “gioco di per sempre e forse” va oltre, molto oltre, fino a rendere questo mondo un posto molto meno semplice di quanto pensassimo da bambini.

Che messaggio volete mandare a chi vi ascolta?

Vogliamo arrivare nel profondo, nel caos che c’è nel mondo interno di tutti e che mostriamo a tutti nel mondo esterno. Non è un messaggio preciso, vogliamo solo dire che sappiamo che c’è casino e che noi ne facciamo parte.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Live, musica dal vivo, contatto con le persone. Solo così riusciamo a dire tutto ciò che vogliamo dire e a esprimere tutto ciò che vogliamo esprimere. La musica si nutre di questo.