Mike Orange: “Una sera” è il tassello che anticipa l’universo di “Aranciata Amara”

Il nuovo video di Una sera mostra un Mike Orange capace di giocare con la propria identità visiva, moltiplicandosi in una serie di personaggi che attraversano le strade di Norma. Questa scelta non ha un valore esclusivamente estetico: diventa un modo per raccontare la pluralità di sguardi che compongono l’incontro al centro del brano. La regia di Maurizio Carraro lascia ampio spazio all’improvvisazione controllata, seguendo l’artista mentre entra e esce dalle vite dei vari personaggi che interpreta. 

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La fotografia di Enrico De Diviitis privilegia i colori caldi e la luce naturale, restituendo una sensazione di familiarità. Il montaggio curato da Isabella Feudo mantiene la narrazione agile, favorendo la fluidità delle transizioni. Martina Deputato aggiunge un elemento narrativo fondamentale, fungendo da contrappunto visivo che permette allo sguardo del pubblico di trovare un appoggio. 

Il brano si caratterizza per una leggerezza cercata e consapevole. L’accenno alla bossanova rende l’atmosfera morbida, quasi estiva, come ha raccontato lo stesso Mike Orange. Il video rispecchia questa dimensione, evitando sceneggiature rigide e preferendo una serie di momenti osservati più che costruiti. La quotidianità diventa così il campo d’azione naturale della storia. 

Il contesto artistico di Mike aggiunge valore al progetto. La sua esperienza, dalle radici punk rock all’evoluzione verso un pop personale e riconoscibile, emerge nella cura con cui ogni dettaglio è gestito. L’EP Arancio, il disco Sensibile, i riconoscimenti ottenuti nel corso degli anni e il lungo percorso live hanno contribuito a definire un’identità precisa. Una sera rappresenta un ulteriore passo verso una scrittura più consapevole, che trova nell’immagine un complemento ideale. 

Il video riesce nell’obiettivo di raccontare un incontro semplice, forse limitato nel tempo, ma capace di lasciare un segno. Non cerca la drammaticità, non spinge verso la retorica del colpo di fulmine. Si limita a osservare. Questa scelta si rivela efficace perché permette al pubblico di proiettare la propria esperienza nel racconto. Una sera diventa così un piccolo film di attimi condivisi, sostenuto da una visione artistica coerente. 

https://www.instagram.com/mike_orange1