Dal 14 novembre è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Bluer Sky”, il nuovo singolo di Camillacosì prodotto da Riccardo Biagetti.
“Bluer Sky” è un invito ad avere fiducia nelle cose belle, a cogliere le occasioni, a reinventarsi e ripartire. Attraverso la sua melodia e le sue parole, la canzone vuole ricordare che qualcosa di prezioso ci attende sempre, e che bisogna fare tesoro delle persone che, anche nei momenti di difficoltà, non ci lascerebbero mai “cadere”.
Conosciamo meglio l’artista!
Come e quando ti avvicini alla musica e quando hai pensato che potesse essere la tua strada?
Mi avvicino alla musica da molto piccola, prima dell’inizio delle elementari, grazie ad uno stereo sempre acceso in sala ed una collezione di CD accanto, grande un’intera parete, con tanti generi differenti, dai grandi classici del Rock e Pop al cantautorato italiano, o, ancora, a musica più di nicchia come la Bossa.
La scoperta della mia voce arriva invece alle elementari, con l’invito delle maestre ad imparare la melodia dei pezzi più semplici dei Beatles. Ricordo ancora il loro stupore quando chiesi di poter cantare Hey Jude per una recita, ricordo gli occhi lucidi di quando mi sentirono cantare la prima strofa in classe a cappella. Forse è stata proprio quella reazione che mi ha consentito di rompere il silenzio che, a causa della mia timidezza, un po’ mi circondava, facendo, da lì in avanti, della voce la mia migliore amica. Il mio sogno di fare della musica la mia vita nasce quindi da bambina, e si consolida negli anni, diventando sempre più concreto nel tempo.
Raccontaci il tuo singolo “Bluer Sky”: ispirazione, videoclip, emozioni
“Bluer Sky” nasce come dedica delicata ad una persona cara, al tempo incastrata nella sua stessa sfiducia, nei confronti di se stessa e del contesto circostante. Le ho dedicato queste parole, nel tentativo di ricordarle che non c’è nulla di sbagliato nel sentirsi persi alle volte, che le parole gentili sono le uniche che dobbiamo rivolgerci in quei momenti, le uniche che possono aiutarci a spazzare via le nuvole quando il cielo è troppo grigio.
Io vedevo il suo potenziale, conoscevo troppo bene la sua sostanza per lasciarla ‘cadere’. Con ‘Bluer Sky’ le ho fatto vedere attraverso i miei occhi. ‘Bluer Sky’ è di chiunque stia aspettando queste parole, per trovare il coraggio di reinventarsi, volersi bene, e ricominciare a mettersi in gioco. Nel tempo, nel corso dell’incisione e registrazione del video, e anche a valle, riascoltando il lavoro completo, mi sono resa infine conto che ‘Bluer Sky’ è anche per me, per i miei cieli grigi che alle volte fingo di non vedere, un invito ad accogliermi nonostante le ferite.
Riccardo ha avuto un ruolo centrale nella realizzazione del brano. Non è stato solo un eccellente pianista e produttore, ma mi ha aiutato a delineare, tra chiacchiere, risate, momenti di confronto e riflessione, la forma definitiva del messaggio che volevo trasmettere, rendendo “Bluer Sky” un lavoro costruito insieme.
Sono felice che questo sia il mio primo singolo ad uscire, sia per quanto detto sopra, sia per il valore che ha poi assunto in fase di realizzazione del video, con le immagini del Castello e delle ballerine.
Poppi per me è ‘Casa’: è l’affetto per mio padre, che ha vissuto lì per tutta la mia infanzia e adolescenza, è la gioia che provavo ogni weekend all’idea di essere lì e vederlo. E’ il luogo da cui tutto parte, che ha cullato le mie idee, e che le culla ancora oggi.
Mi fa sorridere pensare a come il videoclip sia nato quasi per caso, da piccoli momenti che si sono trasformati in qualcosa di speciale. L’idea di girare nel castello è nata mentre ero al bar con alcune mie amiche ballerine, sognando ad occhi aperti come sarebbe stato raccontare lì la storia del brano. Ed il tutto si è potuto concretizzare, con il supporto del comune di Poppi, che ci ha permesso di svolgere le riprese negli spazi del castello, e la scuola di ballo TwoPasDanche di Silvia Fani con le sue meravigliose ballerine.
Che tipo di musica ascolti e quale e’ il tuo riferimento in Italia. Con quale artista italiano o internazionale sogni di collaborare?
Il mio ascolto è molto variegato, non mi limito solo ad artisti che sento affini e di riferimento per la mia scrittura, come Lucio Dalla, Lucio Battisti, Brunori Sas, o voci internazionali come Adele, Billie Eilish, Damien Rice, ma spazio trasversalmente in generi anche differenti, come i Beatles, U2, Dolly Parton, Eagles, Foo Fighters, Nina Simone, Keith Jarrett, ecc. Da ciascuno traggo ispirazione creativa. Se dovessi scegliere un artista italiano con cui mi piacerebbe collaborare, ad oggi, sceglierei Brunori Sas, mentre sul panorama internazionale probabilmente Damien Rice.
Qual è l’elemento che caratterizza il tuo modo di fare musica e che ti rende immediatamente riconoscibile da chi ti ascolta?
Ciò che mi caratterizza credo sia proprio la mia spontaneità, il mio desiderio di raccontarmi senza filtri, con tutti i miei alti, bassi, momenti di rabbia o leggerezza e le favole che mi passano per la testa. Non mi pongo vincoli alle idee, anche se crude, atipiche o buffe, accolgo ogni lato di me, che è il messaggio che spero di passare in generale a chi vorrà portare la mia musica ‘in tasca’ nelle sue avventure.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Il mio progetto è in continua evoluzione e costruzione, seguiranno quindi presto altri singoli, in inglese e italiano. Restate sintonizzati!







