In un’epoca dominata dalla fretta dello streaming e dalla dittatura dei singoli da tre minuti, c’è chi sceglie la strada meno battuta.
È il caso di Mario Maneri, un vero “Artigiano di Melodie” che, con il suo nuovo lavoro “Il Sogno di Opeliu”, lancia una sfida coraggiosa al mercato discografico odierno. Non siamo di fronte a una semplice raccolta di canzoni, ma a un’Opera Rock monumentale, un concept album in 23 capitoli che richiede e premia un ascolto attento.
Il Manifesto: “Un Altro Genere di Musica”
“Il Sogno di Opeliu” si pone fin da subito come un atto di resistenza. In un panorama saturo di suoni sintetici e testi spesso effimeri, Maneri propone un ritorno alle origini nobili della composizione: strumenti veri, arrangiamenti curati e una narrazione che ha il respiro del teatro.
L’album è un manifesto per quello che l’autore definisce “Un Altro Genere di Musica”: una dichiarazione d’amore verso il Rock d’Autore italiano, impreziosito da sfumature Folk e Blues, dove la musica non è mai semplice sottofondo, ma veicolo di un messaggio urgente.
“Credo in una musica che non sia solo sottofondo, ma viaggio ed esperienza.” – Mario Maneri
La Storia: Un Marinaio nel Bosco dell’Omologazione
Al centro dell’opera c’è la figura allegorica di Opeliu, un marinaio paradossalmente intrappolato in un bosco. Questo bosco non è un luogo fisico, ma una rappresentazione della società moderna: un luogo di omologazione, dove l’individualità si perde nel rumore di fondo.
Il viaggio di Opeliu è il viaggio di chiunque cerchi di ritrovare se stesso: il protagonista tenta disperatamente di costruire una barca per fuggire dal bosco e raggiungere il mare della libertà. È una metafora potente della condizione umana contemporanea, raccontata con la sensibilità di chi sa unire la narrazione teatrale alla potenza evocativa della canzone.
Il Sound: Tra Battiato e il Rock anni ’70
Musicalmente, il progetto è un ponte tra passato e presente. Se da un lato strizza l’occhio ai grandi concept album degli anni ’70 e alla profondità lirica di maestri come Franco Battiato, dall’altro si presenta con un sound fresco e aggiornato. Maneri, forte della sua esperienza poliedrica che spazia dalla musica sacra ai musical (come “Per Amore si può fare”), tesse una trama sonora complessa ma accessibile, dove ogni traccia è un tassello fondamentale del mosaico narrativo.
Chi è Mario Maneri
Mario Maneri non è un esordiente allo sbaraglio, ma un compositore solido e strutturato. La sua capacità di spaziare tra generi diversi – dalla solennità della musica sacra all’immediatezza del rock, passando per la struttura narrativa del teatro – conferisce a “Il Sogno di Opeliu” una maturità artistica rara. Il suo approccio è quello dell’artigiano: una cura maniacale per il dettaglio e una dedizione totale alla “materia prima” musicale.
Perché ascoltarlo
- Per la sfida: È un ascolto che va controcorrente, perfetto per chi è stanco della musica “usa e getta”.
- Per la storia: Un viaggio narrativo coerente che vi terrà incollati per tutti i 23 capitoli.
- Per l’autenticità: Un ritorno al calore degli strumenti suonati e alla scrittura d’autore.
Ascolta “Il Sogno di Opeliu” ora su Spotify: Ascolta l’Album
https://www.mariomaneri.it – https://www.instagram.com/mariomaneri/







