Momi, alter ego musicale della cantautrice Monica Commisso, si aggiudica il Premio per la miglior composizione al Premio Bianca D’Aponte 2025, uno dei riconoscimenti più prestigiosi per le giovani cantautrici italiane. La giuria ha premiato il talento di Momi e la capacità del suo progetto con una forte identità musicale nel suo brano inedito “Loop“.
Il percorso artistico di Momi è iniziato con la pubblicazione del singolo di debutto “Tiare“, segno di un progetto profondamente radicato nel legame con la propria terra d’origine. Attraverso voce e pianoforte, la cantante friulana esplora le proprie radici e trasforma memoria, nostalgia e identità in un pop d’autore elegante e personale. Il Premio Bianca D’Aponte 2025, con ospiti come Levante, Carlo Marrale, Silvia Mezzanotte e altri artisti di rilievo, celebra la musica delle giovani cantautrici italiane e la memoria di Bianca D’Aponte, scomparsa prematuramente nel 2003. Con questo riconoscimento, Momi consolida la sua posizione come una delle voci emergenti più interessanti della scena musicale italiana.
Poi ci sono le scoperte, artiste il cui nome non è nuovo ma che non è mai capitato di vedere su un palco né di approfondire i progetti musicali che stanno facendo germogliare: in primis la friulana Momi, ovvero Monica Commisso, che sta lavorando a un progetto con l’idioma della sua terra; il suo è un viaggio senza filtri, totalmente trasparente e l’esecuzione al pianoforte del brano “Loop” è arrivata potente al pubblico. (Fabrizio Basso, Sky TG24)

Monica Commisso, in arte Momi, nasce a Udine e si trasferisce a Milano, pur mantenendo il Friuli come filo conduttore dei suoi lavori. Diplomata al Conservatorio Verdi di Milano, unisce voce e pianoforte per esprimere la sua urgenza creativa, arrivando in meno di un anno alle semifinali di Musicultura e vincendo il premio per la miglior composizione al Bianca D’Aponte 2025. “Tiare” (in friulano “Terra”) è il suo primo singolo.
https://www.instagram.com/momi_music_/
TIARE, il singolo di debutto pubblicato a gennaio 2025
Il brano è stato il capitolo iniziale di un percorso che sta attraversando il 2025, personale ed intenso, a tinte scure. Scritto in friulano, “Tiare” esplora il legame profondo con la propria terra d’origine, tra forza, paura e cambiamento. Un dialogo intimo che celebra la resilienza e il valore del tempo nel definire chi siamo. Per farsi conoscere, con il suo personalissimo pop d’autore elegante e contaminato di influenze e suggestioni, Momi inizia proprio da casa sua.
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Produzione: Andrea Evangelista e Delio Gallmann (Demona), Carlo Manzan 
copertina: Valentina Orlando
 
	






