Le rose e il deserto: il nuovo album tra collaborazione e introspezione

Nel nuovo album Chissà com’èLe rose e il deserto consolida una forma cantautorale capace di alternare leggerezza e riflessione. L’intero disco si sviluppa come un percorso collettivo, dove la scrittura personale di Luca Cassano dialoga con arrangiamenti curati e partecipazioni che ampliano l’orizzonte sonoro. Non è un caso che il progetto nasca sotto l’egida di Level Up Dischi, etichetta attenta a produzioni in cui l’identità artistica resta al centro. 

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L’album si apre con Come se fosse niente, brano che riassume bene l’approccio dell’autore: un racconto disilluso ma non amaro, accompagnato da una melodia calda che ne attenua la malinconia. In Non ti so dire di no, la voce si fa più diretta, mentre le chitarre disegnano spazi quasi pop-rock, senza mai tradire la vocazione intima dell’artista. Spiccano anche Ogni volta che passa un treno, costruita attorno a immagini quotidiane che diventano simboliche, e Settembre, che chiude il disco con un tono sospeso, quasi cinematografico. 

Cassano si muove con sicurezza tra introspezione e racconto generazionale, trovando un equilibrio che rende l’ascolto coerente e mai prevedibile. Chissà com’è è un disco che non cerca scorciatoie: ogni brano si prende il tempo di respirare, di lasciare sedimentare le parole. 

Nel complesso emerge un cantautore consapevole, attento alla forma ma anche alla sostanza, capace di unire la ricerca personale a un linguaggio musicale accessibile. È un album che invita a tornare sui propri passi, ad ascoltare con calma, lasciando che la semplicità diventi un punto di forza. 

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