B9d1bd0212b5f177fda8adb1bcb9fff51f1f3a5bea49d0ecd9a4596987786c5f

LE ROSE E IL DESERTO: IL NUOVO ALBUM TRA COLLABORAZIONE E INTROSPEZIONE

Nel nuovo album Chissà com’èLe rose e il deserto consolida una forma cantautorale capace di alternare leggerezza e riflessione. L’intero disco si sviluppa come un percorso collettivo, dove la scrittura personale di Luca Cassano dialoga con arrangiamenti curati e partecipazioni che ampliano l’orizzonte sonoro. Non è un caso che il progetto nasca sotto l’egida di Level Up Dischi, etichetta attenta a produzioni in cui l’identità artistica resta al centro. 

B9d1bd0212b5f177fda8adb1bcb9fff51f1f3a5bea49d0ecd9a4596987786c5f

Il tono del disco è quello di un dialogo sommesso, mai declamato. Cassano scrive come chi conosce il valore del silenzio e sceglie con cura le parole da lasciare andare. In Il tuo nome, realizzato con la collaborazione di Gnut, il canto diventa preghiera laica per le persone che non ci sono più; in La fine del viaggio, con Sara dei vetri, l’intreccio vocale amplifica la fragilità dei legami, ricordando che la distanza può essere anche una forma d’amore. C’è poesia in Damasco, dove l’immaginario mediterraneo si fonde con la malinconia di un amore perduto, e realismo in Acqua e limone, piccolo ritratto di chi vive sospeso tra il bisogno di sopravvivere e la voglia di sentire ancora bellezza.

Gli arrangiamenti di Alessandro Sicardi e Federico Ramoni disegnano un paesaggio sonoro essenziale ma ricco di sfumature. Tromba, violoncello e fisarmonica dialogano con le chitarre acustiche e con la voce di Cassano, che resta il centro emotivo del disco. Chissà com’è vive di questa misura, di un equilibrio che non rinuncia all’intensità ma la dosa con intelligenza. L’artista non cerca effetti spettacolari, preferisce suggerire, lasciare spazio all’ascoltatore, fidandosi della forza del testo e della sincerità della propria interpretazione.

Il risultato è un lavoro che affonda le radici nella grande tradizione cantautorale italiana, ma con un linguaggio attuale, capace di parlare anche alle nuove generazioni. C’è qualcosa di profondamente umano in questo disco: la consapevolezza che la vita è fatta di assenze, di incontri, di attese, ma anche di gratitudine. Chissà com’è non è solo un titolo, ma una domanda aperta che attraversa tutto il progetto, invitando a guardare la realtà senza filtri, con la dolcezza e la lucidità di chi non smette di cercare.

Click here to display content from Spotify.
Learn more in Spotify’s privacy policy.