The Skillgates: «I’m a Lover», il rock che celebra la libertà di muoversi

The Skillgates tornano con I’m a Lover, un singolo che conferma la loro attitudine a fondere potenza e melodia in un linguaggio rock moderno e riconoscibile. Il brano segna un nuovo capitolo nella loro produzione, consolidando un percorso in continua evoluzione dopo l’ottima accoglienza di This Summer. Stavolta l’energia della band si concentra in un racconto urbano, fatto di luci artificiali, desideri e libertà interiore.

L’amore del titolo non è soltanto sentimento, ma forza che spinge a cercare, a muoversi, a vivere senza filtri. Nelle parole del ritornello — “I’m a Lover around the town, I’m Over, I hit the ground” — si avverte la volontà di restare fedeli a sé stessi anche nella confusione del mondo contemporaneo. Le chitarre scandiscono il ritmo di una notte che vibra di inquietudine e coraggio, mentre la melodia, limpida e incisiva, mantiene il legame con la vena pop che accompagna da sempre il trio.

Il singolo arriva in un momento significativo per la band, pronta a tornare sul palco con due appuntamenti live: il 19 dicembre al Defrag di Roma e il 14 gennaio al Doolin Pub di Latina. Occasioni per ritrovare quella dimensione diretta e fisica che rappresenta il cuore del progetto.

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“I’m a Lover” è un brano che fonde elementi rock e pop senza perdere forza. Come avete costruito questa miscela sonora?
È venuta naturale. Veniamo tutti da ascolti diversi — dal rock classico all’indie, dall’elettronica al pop alternativo — e quando scriviamo cerchiamo di far convivere queste anime. Non vogliamo incasellarci in un genere preciso: preferiamo farci guidare dalla canzone. “I’m a Lover” è proprio questo: energia rock con la leggerezza e l’immediatezza del pop.

L’amore qui è raccontato come energia e libertà, non come relazione. Cosa vi ha spinto a raccontarlo così?
Ci piace l’idea che l’amore sia una forza che muove, non che lega. È un sentimento che ti spinge verso il mondo, verso le persone, verso la vita. È un’energia che ti fa sbagliare e rialzarti, un fuoco che non puoi controllare. “I’m a Lover” è la celebrazione di questa spinta vitale, senza limiti né confini.

Il testo è breve ma denso di immagini. Quanto tempo avete impiegato per trovare le parole giuste?
Molto meno di quanto sembri. Il testo è arrivato d’un fiato, quasi come una visione. Abbiamo limato pochissimo, proprio perché volevamo mantenere quella freschezza, quella immediatezza. Ogni parola doveva suonare naturale, come qualcosa che ti esce dal petto senza pensarci troppo.

La canzone trasmette una sensazione di movimento continuo. È qualcosa che cercate anche nella vostra musica in generale?
Assolutamente sì. Il movimento è la nostra cifra. Ci piace pensare che ogni brano sia un viaggio, una corsa, un’esperienza. Non ci interessa la perfezione, ma il dinamismo, l’evoluzione. “I’m a Lover” non sta mai ferma: cresce, si apre, cade e si rialza — proprio come noi.

Ci sono riferimenti musicali o artistici che vi hanno ispirato durante la scrittura di “I’m a Lover”?
Abbiamo ascolti molto vari, ma in questo brano ci hanno ispirato artisti capaci di fondere energia e atmosfera: da The Killers a Nothing But Thieves, passando per i primi Coldplay e un po’ di scena new wave anni ’80. Ma tutto è filtrato attraverso il nostro modo di sentire, più che da un riferimento diretto.

Dopo l’energia di questo singolo, dove pensate di spostarvi artisticamente nei prossimi lavori?
Stiamo già lavorando su nuovi brani che esplorano il lato più intimo e cinematico del nostro suono, senza però rinunciare all’energia. “I’m a Lover” è un punto di partenza, non un punto d’arrivo. Vogliamo continuare a muoverci, a cambiare prospettiva, mantenendo però la nostra identità riconoscibile. 

Theskillgates thissummer walking

https://www.instagram.com/theskillgates