L’album d’esordio omonimo dei Bomba Molotov è molto più di un semplice debutto: è la deflagrazione viscerale e attesa di un progetto tenuto in serbo per vent’anni. Nati dall’incontro ritrovato di quattro amici e coetanei (classe ’77) di Massa, la band composta da Andrea Baldini (voce e chitarra), Giorgio Ragaglini (chitarra), Paolo Bramanti (basso) e Gerardo Bordini (batteria) riversa nel disco un’energia che sa di rivalsa e maturità.

Un Sound tra Rivolta e Introspezione
Il nome Bomba Molotov non è casuale: simboleggia la ribellione e l’infiammabilità del rock che la band produce, un ordigno sonoro artigianale, violento e romantico al tempo stesso. Il loro suono è un potente e coeso intreccio di generi:
- Radici Seventies: I giri di basso “dal sapore seventy” e i riff potenti costituiscono il cuore pulsante del loro sound.
- Miscela Esplosiva: Il tutto è intriso di blues malato, garage rock graffiante e l’urgenza viscerale del punk. Un mix che, secondo la critica, evoca i Marlene Kuntz degli esordi o Il Teatro degli Orrori.
L’impatto sonoro è caratterizzato da una sezione ritmica dinamica e incalzante, chitarre riverberate, e “assoli dissonanti” che creano un “muro sonoro” fatto per colpire e sorprendere. L’album è stato definito un “rituale sonoro che oscilla tra il caos e l’armonia“, un manifesto di rock alternativo che ha trovato casa nell’importante etichetta indipendente Woodworm.
Testi: L’Incoerenza Umana sotto la Lente
I dieci brani dell’album vanno oltre la semplice esibizione strumentale, offrendo un vero e proprio “viaggio musicale e filosofico”. I testi, diretti e taglienti, affrontano i dilemmi dell’esistenza contemporanea con uno sguardo “crudo e poetico”:
- Temi Centrali: La natura umana, l’incoerenza, l’incapacità di adattarsi a una vita che evolve in modo ostile, i contrasti interiori e la disillusione.
- Il Caos Quotidiano: Brani come “C’è chi balla” (di cui è stato realizzato anche un video) lanciano un attacco alla società, con immagini di chi “balla sulle macerie”, mentre “Cane sciolto” è un inno esplicito contro il conformismo e la chiusura mentale.
- Riferimenti Colti: C’è spazio anche per l’introspezione e le citazioni letterarie, come in “Sabbia”, ispirata al romanzo Amnesia Moon di Jonathan Lethem.
I Bomba Molotov invitano a una rivoluzione personale, a “scuotere il proprio pensiero per farlo progredire”.
La Verdict della Critica e l’Impatto Live
Nonostante la lunga pausa, la band è tornata con un progetto “già maturo e intrigante”. L’album omonimo, uscito a marzo 2025, è stato “accolto con entusiasmo” dalla critica (tra cui Rumore, Vinile, Sky TG24 e Ondalternativa), confermando l’efficacia di questa miscela di garage rock, punk e blues.
Sul palco, i Bomba Molotov sono “energia pura”: il loro live è una fusione di “quattro vite intrecciate” e uno “spaccare tutto” che, come dimostrato dal sold-out all’Arci Bellezza di Milano per l’apertura agli Skiantos, si traduce in un’autentica e urgente performance rock.
In sintesi: I Bomba Molotov non sono una semplice reunion, ma una banda di musicisti che, dopo aver messo in pausa i sogni di gioventù, torna a esprimersi con la libertà e l’intensità che solo un rock senza compromessi può offrire. L’album è consigliato a chi cerca musica “viscerale” e un’attitudine ribelle, pur con la consapevolezza e la profondità dei quarantenni.
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