Le Figlie di Marte Rilasciano “DECIDUI”: Un Alt-Rock che Affonda le Radici nella Mutevolezza

Il panorama musicale Alt-Rock e Indie Rock italiano si arricchisce di una nuova, intensa sonorità con l’uscita del singolo “DECIDUI” della band Le Figlie di Marte. Il brano, che si preannuncia come un’immersione profonda nelle dinamiche del cambiamento e dell’abbandono, è ora disponibile per l’ascolto.

La Genesi di un Suono Tagliente

“DECIDUI” nasce da un processo creativo tanto viscerale quanto collaborativo. Il cantante Matteo aveva originariamente concepito un monologo in prosa, che si è scontrato e fuso con la strumentale creata a quattro mani da Paolo (sezione elettronica) e Fabio (chitarra).

Inizialmente intitolato “Intimo Autunno”, il brano ha subito una trasformazione man mano che la linea vocale si snodava sulla musica. Il tono, che poteva sembrare morbido e avvolgente, ha iniziato a rendersi sempre più tagliente, riflettendo una tematica centrale e potente.

“Recidere il Superfluo”: Il Significato di DECIDUI

Il titolo finale, “DECIDUI”, incarna il concetto di recidere il superfluo, di abbandonare ciò che ha terminato il suo compito – proprio come le foglie che cadono in autunno. Questa metafora viene interpretata dalla band come l’atto coraggioso e necessario di mettersi a nudo.

Il brano è una dichiarazione sulla mutevolezza del tutto: un invito ad accettare la fine dei cicli per fare spazio al nuovo. Nonostante tutto, l’unica costante è il cambiamento.

Ascolta subito “DECIDUI” per scoprire l’equilibrio tra l’elettronica affilata e le chitarre incisive delle Figlie di Marte.

Decidui

🎵 Streaming Link: https://open.spotify.com/intl-it/track/2VlvjIC28I78EDr1c49DsH?si=9a9fc74c36b34317

Biografia Artistica

Tre creativi che a malapena si conoscono si ritrovano per inciampo in una chat nella quale generare caos. Il caos diventa un’assidua frequentazione digitale, plasmata fino a divenire un progetto. Ancora prima di vedersi in faccia, nella chat, iniziano a girare demo registrate con il telefono in pausa pranzo con la sovraincisione della voce registrata in macchina, in mezzo al traffico. Nel giro di poco, tra nebbia, pioggia e un’infinità di notifiche, si genera una sorta di tracklist. Un pub è testimone del primo incontro nel mondo reale dei tre che vengono trascinati nell’urgenza creativa dettata dal suono ruvido guidato da una voce graffiante.Nasce Le Figlie di Marte, circoscrivendo la solidità alla chitarra di Fabio, l’estro dei testi lanciati dentro al microfono di Matteo e la componente collante tecnico-creativa di Paolo. Parallelamente al compimento della registrazione del primo album, “Sorrisi smaglianti”, Le Figlie di Marte fa la sua prima apparizione sui social e live.

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