Finalmente è arrivato, dopo un’estenuante (e totalmente improvvisata) sessione di “buttiamo giù qualcosa” in studio: Ad Cat-Sum, l’album che dimostra che a volte le cose fatte “a caso” sono le migliori. No, non è latino. Sì, è esattamente quello che sembra, ma con un tocco di eleganza fonetica che non guasta mai.
Questo album è un vero e proprio “Teatro delle Idee Confuse”, dove il copione è stato buttato via al primo atto e si naviga a vista, senza bussola né paracadute. Dalle critiche a chi critica (perché criticare chi critica è un mestiere, e noi lo facciamo con un’orchestra di fischietti stonati) alle epiche avventure del pirata che non voleva regole ma solo l’abbraccio della sua dama e un buco nella benda per sognare meglio. E poi c’è la traccia che ti farà sciogliere il cuore e riempire il divano di peli: un inno commovente al nostro angelo a quattro zampe che ci ha lasciato, un brano che vi farà capire l’importanza dell’affetto animale e l’assurdità di chiamare un cane “Cane da Trapunta”. Un mix di caos ragionato, dove le decisioni “volano come foglie al vento” e le ruote girano solo per il gusto di farlo, ma sempre con stile, eh, mica roba da poco!
Ad Cat-Sum è un invito a fare un “salto nel blu”, tra il serio e il bizzarro, il tutto condito da un’ironia beffarda. È un promemoria sonoro: se la vita ti sembra un casino senza senso, probabilmente lo è, e l’unica cosa sensata da fare è metterci una colonna sonora sopra e riderci su. Un album da ascoltare Ad Cat-Sum, naturalmente.
Kimicha98 è una giovane produttrice musicale che sperimenta con testi e intelligenza artificiale per dare vita a canzoni originali, sospese tra realtà e immaginazione.
Non proviene da scuole di musica né da palchi tradizionali: la sua è una passione nata come hobby e diventata linguaggio artistico, un modo per raccontare emozioni, contraddizioni e sogni.
Con il suo stile unisce sincerità, fantasia e riferimenti culturali, costruendo brani che suonano intimi, divertenti ( a volte scomodi ) e universali allo stesso tempo.