Massimiliano Lepera e la leggerezza di “Vento in faccia” | INTERVISTA

Con il nuovo singolo «Vento in faccia», Massimiliano Lepera invita a riscoprire il valore della libertà e della semplicità, in un mondo frenetico che spesso soffoca le emozioni autentiche. Il brano, ispirato a un pomeriggio estivo, diventa metafora di rinascita, leggerezza e respiro vitale.

Come nasce l’idea di “Vento in faccia” e quale immagine o sensazione è stata la scintilla iniziale?

La scintilla che ha ispirato “Vento in faccia” mi è stata fornita da un semplicissimo pomeriggio in auto con amici, con I finestrini abbassati, d’estate, e il vento letteralmente in faccia, al suono libero proveniente dalla radio a palla nel veicolo. In realtà, partendo da questa specifica immagine, ho voluto rappresentare, in maniera più nitida e precisa, la voglia di libertà e leggerezza che scaturisce in ciascun essere umano, soprattutto in seguito a oberanti periodi di stress nella pesante routine quotidiana.

Nel testo emergono tematiche di libertà e resistenza: quanto sono legate alla tua esperienza personale?

La libertà credo sia una componente insita in ciascun essere umano, perché spesso ci sentiamo oberati dai macigni pesanti dell’esistenza e vincolati in ottundenti catene, che devono essere tuttavia presto spezzate per far prevalere I reali bisogni dell’uomo: la libera espressione del sé nel mondo, con tutte le proprie diversità e peculiarità. La resilienza non ha bisogno di presentazioni e rappresenta uno dei motori propulsori del genere umano, che è in grado di soccombere e rinascere, riadattandosi a ogni circostanza con forza di volontà. Basti pensare, recentemente, a ciò che è accaduto durante e successivamente alla terribile pandemia da Covid-19. Lì l’umanità ha dimostrato una resilienza senza precedenti.

La tua musica unisce sonorità moderne con richiami più classici. Quanto conta per te l’equilibrio tra innovazione e tradizione?

Come nel mio lavoro a scuola, credo che la perfetta armonia e sinergia tra innovazione e tradizione sia il connubio vincente in ogni campo. Non a caso, ho portato orgogliosamente a casa negli ultimi due anni due traguardi incredibili, proprio grazie alla mia tenace e caparbia volontà di coniugare sempre, anche contro tutto e tutti, la tradizione e l’innovazione, nel lavoro come nella scrittura e nella musica. Nel lavoro ciò mi ha portato a essere premiato in Senato come miglior Docente dell’Anno in tutta Italia categoria under 40; nella musica, questo mi ha condotto, un anno e mezzo fa, in Vaticano, in udienza privata con il grande Papa Francesco, proprio a seguito della rigida e stretta selezione di alcuni brani musicali dedicati al Natale all’interno del Christmas Contest.

Quale messaggio speri che il pubblico colga più profondamente da questo singolo?

Certamente vorrei che, come per ogni libro o film, anche per la musica ciascuno colga ciò che sente dentro al cuore e all’anima a primo impatto con l’opera in questione. La vittoria e soddisfazione più grande avviene proprio quando quell’opera, di qualunque tipo sia, giunge al pubblico in maniera genuina e del tutto originale, scevra da condizionamenti e diretta al suo specifico interlocutore.

Guardando al futuro, quali sono gli obiettivi principali che ti sei posto come artista?

Uno dei più grandi obiettivi che ho dentro al cuore, ma senza fretta, è quello di essere, un domani, sul palco di Sanremo. Per due volte ho partecipato con la mia Casa Discografica alle selezioni di Sanremo Giovani, prima che le regole venissero modificate, non consentendomi di riprovarci ancora fino ai 35 anni, ma sono sempre fiducioso che nel mondo le cose non vadano sempre allo stesso modo e, prima o poi, qualcosa possa cambiare lasciandoci stupiti e meravigliandoci in positivo. E proprio come è accaduto nel corso delle emozioni forti, su descritte, in Senato e in Vaticano, chissà, spero in futuro di poterne vivere altrettante altrove …

C’è un aspetto della tua vita privata che senti abbia influenzato maggiormente questo brano?

Come specificato nella primissima domanda, un semplice episodio personale ha ispirato questo brano, che però poi, come sempre, ho preferito arricchire di significati più profondi ed esistenziali. Perché ogni opera, musicale, letteraria o artistica che sia, deve indurre a riflettere oltre che generare tante emozioni.

https://www.massimilianolepera.com

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