Con il suo primo singolo, Antonio Di Mauro si racconta senza filtri, affrontando luci e ombre che definiscono il suo percorso. Un brano che diventa invito a concedersi opportunità, a non rimandare più e ad abbracciare l’imprevedibilità della vita come motore di cambiamento e rinascita.

“Imprevedibile” è un singolo d’esordio molto personale. Cosa ti ha spinto a pubblicarlo proprio ora?
Sicuramente un’esigenza emotiva, la voglia di mettersi seriamente in gioco e in discussione. Come dico nel brano, darsi il permesso di brillare, di concedersi delle opportunità e non rimandare più, essere sé stessi in modo vero e autentico. Desideravo fortemente che il mio primo Singolo, un po’ come se fosse un biglietto da visita, parlasse di me per presentarmi alla gente e che portasse con sé dei messaggi importanti.
Nel testo si parla di delusioni, cadute e risalite. Quanto di te c’è nelle parole che canti?
Tantissimo! Ci sono io e c’è la mia storia in tutte le mie sfumature, in quelle immagini suggestive descritte nel brano. Nel modo di raccontarmi e di scrivere, che da sempre è caratterizzato da un carattere spiccatamente antitetico. L’ascoltatore ha modo di osservarmi mentre vago nelle vie del mio disordine, mentre provo a viaggiare fuori e dentro di me. All’interno dell’occhio del ciclone in cui si respira un’insolita quiete, provo ad osservarmi, a comprendermi con un certo distacco mentre fuori impervia un uragano, cercando di non farmi travolgere dalla tempesta emotiva.
Musicalmente il brano alterna spazi vuoti e pieni. Come hai lavorato sulla struttura del pezzo?
L’obiettivo era proprio questo, rimarcare attraverso la struttura del brano, fatto di spazi vuoti e momenti più accessi, due elementi fondamentali che si alternano nella vita di ciascuno. Uno di resa, stanchezza, voglia quasi di darci un taglio, di abbandonarsi alle acque del mare, galleggiando e facendosi trasportare dalla corrente senza opporre resistenza, pensando di non trovare più, la ragione per cui proseguire verso l’obiettivo. Altri, più vivaci, più dinamici, positivi, in cui si ha piena consapevolezza della direzione che si vuole prendere, di accettazione di sé, di voglia di riscatto, in cui la vera passione arde, si rinvigorisce, ti motiva, ti sprona a perseguire i tuoi sogni, e in cui comprendi che la ragione esiste ed è dentro di te.
La canzone è nata in pochi minuti. Ti capita spesso di scrivere in modo così istintivo?
La rapidità con la quale è nata la canzone Imprevedibile, ha impressionato anche me. Come in un flow di consapevolezza, le parole scorrevano veloci accompagnate da immagini ben visibili, chiare a tratti palpabili. Ti dirò, non sempre. Però quando capita, mi viene quasi da sorridere, perché sento che ha fin da subito, quel qualcosa in più, quella visceralità che la distinguerà dalle altre canzoni scritte. È istintiva, naturale senza maschere e sovrastrutture. Appunto, Imprevedibile!
Che significato ha per te il titolo “Imprevedibile”?
Grazie per questa bellissima domanda! Per me assume diversi significati. L’imprevedibilità degli eventi, della vita stessa che ci condiziona, ci destabilizza, che irrompe sul nostro percorso, che quasi ci investe ma che non provoca soltanto distruzione, ma apre a volte le porte ad un’importante evoluzione emotiva e personale, a nuove opportunità riuscendo a sorprenderci, regalandoci istanti lontanamente immaginabili, sia positivi che negativi. Però per me assume anche un altro importante significato. L’imprevedibilità relativa al nostro modo di essere e di reagire agli eventi, di non essere dati mai per scontati nella vita degli altri, di non essere manipolabili, di avere il coraggio di essere sé stessi rompendo gli stereotipi che gli altri ci hanno cucito addosso. Posso essere calmo, preciso, serio, distaccato ma anche giocoso, bizzarro, folle, passionale. Non esiste solo il bianco e il nero ma come nel tao, siamo la linea di mezzo, uno, nessuno, centomila.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi musicali e dove ti vedi nei prossimi anni?
Domande sempre più toste! Sicuramente continuare in questo viaggio, fatto di suoni ed emozioni. Raccontarmi attraverso i brani di cui “Imprevedibile” è il primo capitolo. Veicolare con la mia musica, attraverso testi diretti e beat coinvolgenti, importanti messaggi a cui tengo moltissimo e ho esigenza di esprimere. Perché ti confesso una cosa, tanto resterà tra di noi, mi piacerebbe diventare nel tempo, quella persona che ti motiva, quell’amico di cui a volte hai bisogno mentre sei chiuso nella tua stanza, per essere spronato, che crede in te, che ti dica, guardami, io sono qui per te! Sul dove mi vedo la fantasia vola! Ti direi all’Eurovision Song Contest o su un palco accanto ad Annalisa per un duetto. Nel concreto, in mezzo alla gente per gioire, piangere, emozionarmi con e per loro, in uno scambio continuo e diretto di vibes, per risuonare insieme, ed affermare, stai attento, perché noi siamo imprevedibili!