Arriva in radio e negli store digitali “Come una giostra”, il nuovo singolo del giovane artista Damade, prodotto da Simone Aiello e scritto a quattro mani da Davide Magaletto, Carlo Bonnici, Alessandro Russo Simone Aiello.
Il brano parla di quei rapporti che non riesci mai a definire, ma che ti restano addosso” – spiega. Ti cerchi, ti perdi, litighi, fai pace. E intanto tutto gira, si complica, si risolve, e poi si complica di nuovo. È un amore fatto di alti e bassi, di rifugi in altre persone per provare a dimenticare, ma alla fine si ritorna sempre da quella persona lì. Si parte vicini e si finisce distanti. Sempre. Poi ci si riavvicina, e tutto ricomincia.
Non è solo la storia a ripetersi, ma anche tutto il resto: le emozioni, i pensieri, le stesse sensazioni che tornano quando meno te l’aspetti e senza chiedere permesso. Tutto è come una giostra. E anche quando scendi, ti gira ancora la testa.”
22 anni, originario di Vigevano, la sua storia con la musica inizia presto: prima voce bianca nel coro cittadino, poi studente di pianoforte alle medie musicali. Crescendo, scopre la scrittura e si innamora del potere delle parole. Al liceo scientifico mette nero su bianco i suoi primi testi, pubblicandoli insieme a una crew di amici con la stessa fame creativa.
Il suo legame con la musica è profondo e viscerale, un’eredità trasmessa dalla madre, che pur non essendo una cantante professionista, ha sempre avuto una grande passione per il canto. È con lei che DAMADE ha imparato il valore emotivo della musica, tra viaggi in macchina e canzoni urlate a tutto volume.
Oggi studia all’università, ma la musica resta il suo centro. Suona la chitarra, scrive ogni giorno, sperimenta. DAMADE è DAMADE – senza maschere, senza personaggi. Quello che senti è quello che è.
Collabora con Simone Aiello, suo insegnante di chitarra e produttore, Carlo Bonnici, cantante e vocal coach, e Alessandro Russo, autore vigevanese. Una squadra di musica, certo, ma soprattutto una famiglia musicale: persone con cui condividere idee, emozioni e la voglia di trasformare ogni canzone in qualcosa di vero.
Come nasce il nuovo singolo e cosa rappresenta nel tuo percorso artistico?
Il brano nasce da un bisogno autentico di raccontare un’emozione che mi porto dentro da tempo: la sensazione che la vita, con le sue relazioni e i suoi alti e bassi, sia come una giostra che non smette mai di girare. In questo momento del mio percorso artistico rappresenta una tappa importante: non solo una canzone, ma l’inizio di un percorso in cui sento di mettere davvero a nudo la mia visione e il mio modo di scrivere.
Quando hai iniziato a fare musica?
Ho iniziato a scrivere e a cantare da adolescente, più per esigenza personale che per un progetto definito. Ho subito capito che era la mia strada: una passione che si è trasformata in una scelta, e oggi non riesco più a immaginarmi senza musica.
Con quali artisti sei cresciuto?
Sono cresciuto maggiormente con la musica italiana, ascoltando Biagio Antonacci, Cesare Cremonini, Nek e Marco Mengoni. Sul piano internazionale invece ho sempre amato Ed Sheeran e Bruno Mars per il pop più moderno, i Coldplay per il loro stile unico, i Queen come riferimento storico del rock e i Big Time Rush per le armonizzazioni e le sonorità pop energiche. Il mix di tutto questo ha contribuito a creare il mio stile.
Cosa vuoi che arrivi alla gente di questo brano?
Vorrei che chi lo ascolta si riconoscesse in quelle sensazioni di movimento continuo, di emozioni che cambiano e ritornano. Spero arrivi un’emozione vera: che qualcuno, ascoltandolo, possa dire “questa canzone parla anche un po’ di me”.







