Con “Stay” gli Our Garden Machine accendono l’estate 2025 con un inno diretto e viscerale. Il trio affonda le radici nell’underground e rivendica autenticità, libertà e istinto. Una chiacchierata con la band che crede nel palco, nella coesione e nella potenza del rock più sincero.

Com’è nato il singolo “Stay” e cosa rappresenta per voi all’interno del vostro percorso musicale?
Stay rappresenta il lato energico del gruppo. Diretto e spontaneo, è un pezzo che nasce dalle esperienze nell’ underground ;rock, sudore ma anche divertimento.
Avete parlato di “Stay” come di una celebrazione della vita da rocker. Cosa significa oggi per voi vivere il rock’n roll?
Ora come sempre una vita nel rock significa autenticità, anti conformismo, non piegare le proprie idee alla moda imperante. Significa anche un bisogno di libertà e di fare musica vera, sudata.
Nel brano si percepisce un forte senso di appartenenza alla scena live. Quanto conta per voi l’energia del palco?
Chiaramente conta tanto, la sperienza dei live è fondamentale, non solo per il suonare in sé, ma anche proprio per l’ esperienza di vita, di viaggi in macchina con chitarre, amplificatore, le diverse realtà e persone che si incontrano, tutto questo forma anche la visione di come esprimere la propria musica.
Qual è il messaggio che sperate arrivi al pubblico ascoltando questo brano?
Noi non abbiamo particolari messaggi che vogliamo fare arrivare a chicchessia, ma sicuramente la nostra attitudine come proposta è legata al non darsi limiti musicalmente parlando, proporre cose che vorremmo sentire. Do it yourself potrebbe stare bene.
Come riuscite a tenere un equilibrio tra sonorità vintage e spirito contemporaneo?
Molto semplice: non ponendosi il problema. Noi facciamo musica oggi, contemporanea, ma sicuramente non facciamo uso di elettronica, samplers, basi, ecc. Il fattore umano è essenziale per noi, per una espressività maggiore. Non intendiamo rendere sterile la nostra sonorità per sembrare “moderni”. La modernità vera è l’autenticità. Questo è il nuovo.
Cosa distingue “Stay” rispetto ai vostri lavori precedenti?
Rispetto ai precedenti singoli forse STAY risulta un brano più luminoso, anche più ritmicamente veloce, quindi energizzante.