Nel panorama musicale italiano, emerge una ballad che, con un retrogusto un po’ retrò e sonorità inconfondibilmente nostrane, cattura un sentimento fin troppo attuale: “Amanti Senza Storia” di ClaCella. Il brano, che evoca l’atmosfera di un vecchio hotel citato nel testo, dipinge il ritratto di due anime legate da un’intimità profonda, eppure bloccate dall’incapacità di fare il passo decisivo.
La canzone tocca una corda sensibile in molti di noi. Quante volte ci troviamo di fronte a una persona con cui c’è un’evidente attrazione, forse anche una connessione più profonda, ma la paura di soffrire di nuovo ci paralizza? È un timore diffuso, radicato in esperienze passate, che ci spinge a preferire lo status quo, una sorta di limbo emotivo in cui non si va né avanti né indietro.
Il testo di ClaCella descrive un gioco pericoloso: ci si perde per poi ritrovarsi, un ciclo senza fine dove nessuno vince, ma si rimane in un’eterna parità. Un loop che non porta a nessuna risoluzione, solo a ricominciare daccapo. È il riflesso di una dinamica relazionale sempre più comune, dove la vulnerabilità viene percepita come una debolezza anziché una forza.
Ma di chi è la colpa? È la quotidianità che ci risucchia, con le sue mille incombenze e la sua routine che ci distrae dal dare spazio ai sentimenti più autentici? O forse, la verità è che siamo noi stessi a lasciarci risucchiare, a cedere alla facilità dell’immobilismo piuttosto che affrontare il rischio di un cambiamento? “Amanti Senza Storia” ci invita a riflettere su questa incapacità di osare, di scegliere la pienezza di un rapporto autentico rispetto alla sicurezza, seppur sterile, di un amore sospeso.
In un’epoca in cui le connessioni rapide e superficiali sembrano dominare, questa ballad ci ricorda l’importanza del coraggio: il coraggio di esporsi, di rischiare, di non accontentarsi di un amore a metà. Solo così si può sperare di rompere il ciclo e dare una storia a quegli amanti che, per troppo tempo, sono rimasti senza.
Biografia
Claudio Cellamare, alias Clacella, inizia il suo progetto solista nel 2019. Fin da piccolo appassionato di musica, si avvicina alla carriera del cantautore imparando a suonare da autodidatta la chitarra. Iniziando a presentare una serie di piccoli spettacoli live con un repertorio di classici italiani, decide di consolidare il suo metodo prendendo lezioni di strumento e canore. A questo associa una intensa sessione di scrittura di brani inediti. Il progetto mescola le sonorità classiche di Battisti e Baglioni con il pop più moderno di Brunori Sas e dei TheGiornalisti, compattando il tutto con un sound innovativo ed internazionale richiamante il mondo dei Pink Floyd e di Lenny Kravitz.







