INTERVISTA -“Sono sempre qui”, la ballad di Paolo Caselli & Freezer che sfida il tempo

Una dichiarazione di presenza, umana e musicale, che attraversa decenni e si rinnova. Caselli racconta la propria evoluzione con voce sincera e arrangiamenti essenziali. È una canzone che celebra la fedeltà alla musica, all’identità e alle emozioni che, nonostante tutto, restano. E ci fanno restare.

Come nasce solitamente una tua canzone? Parti sempre da un’urgenza emotiva come in questo caso?

Non esiste un metodo specifico e io scrivo sempre molto ad istinto. Solitamente  prima il testo e poi in base alle emozioni che lo stesso mi procura,  la parte musicale. Molto raramente rivedo le parti e quasi sempre tengo la prima versione come definitiva. Per questo motivo parlavo prima di istinto

In ‘Sono sempre qui’ parli di presenza e consapevolezza: credi che la musica possa ancora essere uno strumento per ritrovarsi?

La musica rimane uno dei più grandi mezzi per ritrovare emozioni, forza e voglia di vivere nuove esperienze. La difficile esperienza in epoca Covid, ci ha insegnato ancora una volta come la musica può essere amica, amante e compagna.

Qual è stata la sfida più grande durante la produzione di questo brano?

Non saprei individuare un momento difficile nella produzione del singolo ma anche dell’album. La sinergia emotiva e musicale tra me e i Freezer è tale che tutto è risultato facile. Merito da estendere, anche al produttore artistico Stefano Riccò che ha saputo gestire il lavoro con la consueta maestria.

Hai mai pensato di portare questa ballad in una versione completamente acustica, chitarra e voce?

No questa idea non mi è mai venuta. Diciamo che la prima versione demo era più pop, mentre quella finale è decisamente rock. La canzone in versione acustica non avrebbe rispettato quello che era il mio pensiero.

C’è un verso del testo che senti particolarmente tuo, quasi come una firma interiore?

In effetti ci sono diverse strofe che mi appartengono ma forse quella che più mi rappresenta è : “ti domando come stai/com’è stata la tua storia / quanti giorni ho passato / a cercare un motivo”. Quella ricerca è ancora in corso….

Se dovessi immaginare il tuo futuro musicale da qui a cinque anni, cosa vedi?

La musica è una fedele compagna che non puoi deludere. Tra cinque anni sarò ancora qui con lei a cercare il motivo citato prima.

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