Sanativo è un progetto nato nel 2021. Alfonso Maria Falanga classe 1990 rapper salernitano già fondatore del gruppo Los Carnales e del collettivo LC Familia in seguito allo scioglimento dei relativi gruppi decide di intraprendere un carriera da solista.
Nel 2019 con il trasferimento a Milano inizia anche un percorso di scrittura differente al canonico approccio Rap e con lo pseudonimo di Sanativo decide di cambiare totalmente o se vogliamo anche migliorare la propria identità musicale, è grazie infatti alla conoscenza con il producer Luca Vita che ha inizio il nuovo percorso musicale di Sanativo. L’ attitude di Sanativo è quella di un ragazzo cresciuto con il rap e con il rock di vibrazioni soprattutto Californiane ma anche con un velo di punk, che ad un primo ascolto può sembrare anche confusionario ma se si va a fondo è proprio questa la peculiarità dell’ artista che traspare su ogni traccia.
Nonostante la traccia “Runner” del 2019 prodotta da Bobo, il primo singolo che rispetta al completo il mood è “Fuck Myself” uscita a novembre 2022, seguita da “Non fa per me ” prodotta da Luca Vita.
Nei primi mesi del 2023 esce “Pray for me” in coproduzione con il noto producer Bobo.
L’anno prosegue con diversi live in alcuni dei più frequentati locali della scena milanese tra cui Legend Club, Magazzini generali e Ostello bello, concludendosi con l’uscita di “Randagio” prodotta da Luca Vita e “I peggiori anni (della mia vita) prodotta da Giacomo Ciaccia.
Nel 2024 l’artista Sanativo ha scelto di dedicarlo alla scrittura e alla produzione del suo primo progetto curato e prodotto interamente da Luca Vita che vedrá la sua uscita nella primavera 2025.
Il 29 maggio 2025 esce il disco “Felici Tutti Mai”, con questo progetto Sanativo firma un disco intenso e disarmante, dove le contraddizioni della felicità contemporanea diventano materia viva. L’album si muove tra beat pulsanti e parole crude, ogni traccia è un frammento di sincerità, a volte ruvida, a volte malinconica, sempre autentica. Un viaggio musicale che invita a vivere le proprie crepe con consapevolezza. Felici tutti? Mai. Ma almeno veri.






