Quello che non c’è (opera rock in tre atti) è il nuovo Album di Maurizio Ferrandini

Quello che non c’è, non è solo un disco inedito ma è un’opera rock coraggiosa e granitica che si articola in tre atti. L’album si distingue per la fusione tra rock, prog e canzone d’autore, accompagnata da un booklet di 80 pagine che arricchisce l’esperienza con immagini e dialoghi non presenti nelle tracce.

Il primo atto introduce i protagonisti: un bambino, un uomo e un coniglietto, simboli di crescita, memoria e amore perduto. Punto zero apre il viaggio con un potente assolo di chitarra, trasmettendo l’idea di un nuovo inizio, mentre Quello che non c’è invita a perseguire i propri sogni contro ogni ostacolo. La marcia degli automi denuncia la società globalizzata, conformista e manipolata, mentre Il monarca del vento rappresenta l’inganno e la superficialità. Stigmate esplora la sensibilità dell’artista, ferito ma incapace di rinunciare alla sua vocazione.

Il secondo atto si conclude con Eleganza sporca, feroce critica ai social, dove l’apparenza maschera la realtà. Musica di sottofondo sottolinea l’importanza di un ascolto attento. Echi invita a disconnettersi dal digitale per riscoprire il mondo reale. Mondocane rafforza il tema della manipolazione, dipingendo un’umanità ridotta a branco obbediente.

Nel terzo atto viene preso in considerazione il futuro della musica.Creare, creare, creare celebra l’arte come unica via di salvezza contro l’omologazione. L’opera si chiude con la poesia Piume, sintesi perfetta del messaggio: ciò che non esiste può essere creato. La coda strumentale In calce lascia un senso di commozione e grandezza, suggellando un lavoro monumentale creato da un uomo solo senza esitazioni, senza dar troppo peso alle mode e al mainstream.

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