INTERVISTA- Lost Antimo e “I Will Be Fine”, quando la vulnerabilità diventa forza

C’è rabbia, ma anche speranza, dentro “I Will Be Fine”: il singolo di debutto dei Lost Antimo è un viaggio nei pensieri più bui, e una promessa a non mollare. Tra ironia e introspezione, i ragazzi si raccontano in un’intervista schietta, spontanea e piena di energia.

Ragazzi, è un piacere avervi qui. “I Will Be Fine” ricopre un ruolo fondamentale all’interno della vostra carriera musicale?

Certamente! È stato uno dei primi brani che abbiamo portato in sala, e che ha consolidato l’intesa tra di noi e l’impronta del sound che volevamo trasmettere. Ha poi spianato la strada per i brani che son seguiti, ma rappresenta il nostro biglietto da visita per chi si avvicina ad ascoltarci per la prima volta, motivo per cui l’abbiamo pubblicato come singolo e abbiamo voluto registrare il music video.

Vorreste trasmettere un messaggio particolare ai vostri ascoltatori?

Il messaggio vuole essere quello di una promessa, un invito a non lasciarsi abbattere dalle difficoltà e dai pensieri negativi che, sotto la miriade infinita di input a cui siamo sottoposti oggi giorno, rischiano di offuscarci la mente. In questi casi non è mai sbagliato alzare una mano e chiedere aiuto, ed essere consapevoli che i momenti difficili possono essere superati.

Come avete scelto il titolo del singolo?

È la frase chiave del ritornello. È il cuore del messaggio che si vuole trasmettere, la promessa che dobbiamo fare per primi a noi stessi, e poi agli altri.

Quali sono state le vostre principali influenze musicali?

Il fattor comune tra di noi è il pop-punk californiano: siamo cresciuti a pane, Blink-182 e Sum41, ma ognuno di noi ha le sue sfumature. Tra le varie influenze troviamo sicuramente grunge, alternative, melodic hardcore, che anche se in maniera non esplicita contribuiscono a definire il nostro stile.

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