Con ‘Breaking All the Rules’, Known Physics parlano di emozioni e trasformazioni

L’EP “Breaking All the Rules” si inserisce con discrezione ma decisione nel filone delle produzioni intime e crepuscolari, dove la tensione non sta nei picchi sonori, ma nella profondità della scrittura. I Known Physics offrono un’esperienza riflessiva, rarefatta ma mai evanescente. Le quattro tracce si alternano come stanze di uno stesso edificio emotivo: ognuna con un tono, ma tutte colme di inquietudine. Si percepisce il bisogno di espiare, di decifrare i propri traumi in musica. E c’è una consapevolezza adulta nel modo in cui il gruppo costruisce atmosfera, evitando il dramma gratuito in favore di una malinconia sottile, persistente. Un lavoro introverso, per chi ama ascoltare tra le righe.

Le relazioni personali hanno influenzato direttamente questo disco?

Certo. Alla fine ogni strumentale, ogni testo ed ogni approccio musicale viene influenzato dalla vita di tutti i giorni, dalle nostre vite. Amicizie, relazioni sono senza dubbio esperienze che condizionano e scaturiscono reazioni, e noi spesso reagiamo in musica.

Qual è stato il momento più doloroso che ha generato nuova musica?

Le vite delle persone sono purtroppo condite anche da momenti dolorosi, e non per forza si deve averle vissute in prima persona per considerarle degne di essere raccontate; spesso sono storie che riguardano terze persone ma che ci hanno colpito, fatto riflettere ed è una sorta di contributo per aiutare a trovare una soluzione, reagire o sollievo.

La canzone First Of All racconta una fase delicata del nostro percorso, è stato un momento difficile e di cambiamento di formazione, con rapporti per forza di cose mutati e veri e propri cambi di vita. La determinazione immutata di chi non ha mai mollato né smesso di crederci si sfoga quindi nella terza traccia dell’EP.

Vi è capitato che qualcuno si riconoscesse nei vostri testi?

Si, ed è una cosa bellissima che dà senso a tutto. Parlare con ragazz* nei DM o ai concerti e sentirli descrivere momenti in cui ascoltare una nostra canzone, o assistere ad un nostro live, gli è stato di grande conforto è davvero gratificante.

Avete mai scritto qualcosa che poi avete scelto di non pubblicare per proteggere qualcuno?

Il nostro obiettivo è sempre stato quello di creare musica che parli a tutti, senza barriere. Ogni brano nasce da un’urgenza autentica, ma siamo anche profondamente consapevoli del potere delle parole. Se in futuro dovessimo decidere di non pubblicare qualcosa, sarà per rispetto, non per censura. La nostra musica è fatta per unire, non per ferire. È pensata per tutti, e vogliamo che chiunque possa trovarci dentro una parte di sé, senza sentirsi esposto o giudicato.

La musica vi ha mai aiutato a salvare un rapporto?

Probabilmente no, ma ne ha fatti nascere tanti, indimenticabili amicizie, alcune relazioni e ricordi bellissimi, ma a salvare i rapporti devono essere le persone.