Algieri: “Ribelle nel silenzio” è un inno alla forza interiore che non fa rumore

Con “Ribelle nel silenzio”, Algieri dà voce a una ribellione intima, silenziosa ma inarrestabile. Il nuovo singolo, ispirato dalla potenza melodica dei Foo Fighters e dall’immediatezza degli Oasis, si muove tra rock ed emozione, raccontando quel momento in cui si sceglie di non arrendersi, anche quando tutto spinge in senso opposto. Il videoclip, ambientato in uno scenario industriale e cinematografico, amplifica il messaggio di libertà personale e resistenza. Ne abbiamo parlato con l’artista per Diffusioni Musicali.

Cosa ti ha ispirato a scrivere “Ribelle nel silenzio”?
Ho voluto rappresentare la sensazione di una ribellione interiore, silenziosa ma potente, che spesso non viene espressa apertamente. È un invito a far sentire la propria voce, anche quando sembra impossibile.

Qual è l’aspetto più importante del brano?
L’energia e il messaggio di libertà personale. È importante per me che chi ascolta possa trovare una forza dentro se stesso, qualcosa che spinge a non arrendersi mai.

Quali band ti hanno ispirato per la sonorità del brano?
I miei riferimenti principali sono Foo Fighters e Oasis. Ho cercato di catturare quella miscela tra potenza, melodia e autenticità che caratterizza queste band.

Come descriveresti il video del singolo?
È un video diretto e intenso, girato in una location industriale e cruda, dove luci fredde e atmosfere cinematografiche aiutano a enfatizzare il tema della ribellione interiore.

Cosa ti aspetti che il pubblico percepisca ascoltando questa canzone?
Spero che il pubblico percepisca il senso di riscatto e coraggio. Vorrei che la canzone fosse un impulso a reagire, a sentirsi vivi e determinati.