Il nuovo singolo di Meron, “Umani giorni”, esplora l’intensa e complessa fine di una relazione che, fin dall’inizio, sembrava dominata dalla fisicità piuttosto che dai sentimenti. Il brano, dal sound delicato e penetrante, racconta la frustrazione di un amore che non è mai riuscito a decollare. Meron descrive la sua esperienza con una lucidità disarmante, rivelando il lungo percorso che ha portato alla depressione, alla consapevolezza della fine e alla difficoltà di comprendere appieno il comportamento della partner.
Nel testo, l’artista individua ancora tracce di speranza nei “momenti umani”, quei gesti che lei, forse inconsapevolmente, gli aveva donato e che Meron ora ricorda come piccoli segnali di affetto. Tuttavia, l’incapacità della partner di comprenderli appieno è il vero centro di questo brano: una riflessione sulla distanza emotiva che spesso si crea in una relazione, purtroppo destinata a svanire.
Com’è nato il primo spunto che ha dato vita a “Umani giorni”?
È nato d’improvviso, in un pomeriggio d’estate.
Non faccio tanto caso alle parole mentre scrivo, ascolto più che altro la melodia che ho composto al pianoforte per capire cosa mi sta comunicando.
Che emozione hai provato nel mettere a nudo una fase così delicata della tua vita?
Ero sofferente in quel momento, non riuscivo più a sentire niente. Non avevo mai parlato in maniera così esponenziale di questa mia fase di depressione,che grazie all’aiuto della mia psicologa e di diverse canzoni, compresa questa, sono riuscito a superare con grande fatica.
L’arte resta sempre una salvezza per chi ad un tratto, trova il coraggio di ricominciare.
Quanto è stato difficile trovare l’arrangiamento giusto per un brano così intimo?
È stato un processo molto complesso.
Era nata come una canzone pop dance insieme al mio produttore. Poi però abbiamo iniziato a denudarla completamente, per richiamare quello stato di sofferenza,che certamente un pianoforte, gli archi e l’orchestra avrebbero potuto definire meglio.
Gli “umani giorni” a cui ti riferisci esistono ancora oggi per te?
Sì esistono. Io ci credo fortemente, non so quando torneranno, ma li aspetto dentro ogni cosa che distrattamente mi accade, perché è che s’infila il bello della vita.u
Se potessi sintetizzare il messaggio del brano in una sola immagine, quale sarebbe?
Direi una piccola strada di campagna, con attorno colline e prati fioriti, verdi come la speranza che si intravede nella canzone