Un singolo che racconta del fenomeno del GHOSTING e denuncia il narcisismo dilagante
‘’Come un Vampiro’’ (Etichetta SI.FI.RECORD) è il titolo del nuovo singolo del cantautore Simone Barotti, dal 23 maggio disponibile su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica. Il brano, scritto e composto dallo stesso cantautore romano, è prodotto da Valerio Ciccarelli (STUDIOVALE).
I Vampiri energetici ci rubano l’anima -spiega l’artista- ci tengono in bilico tra le emozioni costringendoci a rimanere legati ad un rapporto dannoso approfittandosi delle debolezze che abbiamo, fino a scomparire definitivamente o dando vita ad un gioco terribile di luci ed ombre da cui ricavano soddisfazione. “Come un Vampiro” è uno spaccato sulle dinamiche di queste persone ed un’esortazione a farsi forza e reagire per liberarsi definitivamente dalla stretta del narcisismo.
Che periodo è della tua vita?
E’ un periodo pieno di stimoli. Ho una grandissima voglia di viaggiare, di incontrare culture nuove che sono grande fonte di ispirazione. E’ comunque un buon momento. Io sono un inguaribile ottimista e sono sempre grato per quello che la vita mi ha dato e quello che mi ha permesso di costruire.
Un brano che racconta il narcisismo. Hai avuto un’esperienza con una persona narcisista?
-Tutti noi ne abbiamo avuta una. Molto dipende da come reagiamo. La differenza è tutta lì. Una dinamica funziona se si è in due in qualsiasi relazione. Se non diamo spago il narcisista cambia strada.
In cosa ti senti cambiato artisticamente?
– Mi sento cambiato artisticamente perché prima correvo dietro all’idea di essere ‘giusto’, ora inseguo solo ciò che mi somiglia. Ho imparato a non aver paura di sperimentare, anche se a volte esce qualcosa di strano… ma ehi, anche le canzoni un po’ storte hanno il loro perché! Credo di aver trovato un equilibrio tra la testa e il cuore, e forse anche un po’ di autoironia in più. Prima prendevo tutto troppo sul serio, ora so che anche crescere artisticamente può essere un bel viaggio… con qualche nota fuori posto qua e là!
Ti piacerebbe sperimentare nuovi generi?
In realtà ho già sperimentato parecchio negli anni, diciamo che il mio sound ha fatto più viaggi di me! Dal pop all’elettronica, passando per sonorità più acustiche o urban, ho sempre avuto la curiosità di mettermi in gioco. Detto questo, la voglia di esplorare non finisce mai: più che cambiare genere, mi piace contaminare, mischiare mondi, farli dialogare. Alla fine la musica è un linguaggio, e io sono uno che ama parlare diversi dialetti!”
Cosa pensi dell’attuale panorama musicale italiano?
“Il panorama musicale italiano oggi è super vario, a volte sembra una giungla, ma in mezzo ci sono cose davvero interessanti. Mi piace vedere artisti che riescono a distinguersi con originalità, tipo Fulminacci, che trovo brillante e fuori dagli schemi, oppure Rkomi, che ha fatto un percorso pazzesco passando da un genere all’altro con grande personalità. Certo, in mezzo a tanta produzione c’è anche roba un po’ ‘usa e getta’, ma credo che il bello sia proprio questo caos creativo: ognuno può trovare il suo spazio, e io cerco di farlo portando me stesso, senza filtri.”
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