Filippo Guarino e il nuovo singolo “A vita nuova restituito” INTERVISTA 

Un viaggio musicale tra passato e presente, dove Firenze diventa simbolo di identità perduta e ritrovata. Filippo Guarino racconta storie vere intrecciate a personaggi inventati, per riflettere sui cambiamenti delle città d’arte, tra malinconia, denuncia e un filo di speranza verso il futuro.

Ciao, Filippo. Da dove nasce l’ispirazione per il nuovo singolo “A vita nuova restituito”?

Ciao a tutti! Sono un grande appassionato di storia fiorentina e tendo sempre ad ispirarmi ad essa per scrivere i testi delle mie canzoni.

Ci tengo a precisare che nell’espressione “storia fiorentina” comprendo anche un enorme insieme di leggende, aneddoti e soprattutto persone che hanno vissuto in questa città. Un espediente che mi piace usare è proprio quello di analizzare il lato “umano” sia dei personaggi che dei fatti storici in sé, così come l’usare le storie del passato per affrontare il presente.

Proprio quest’ultimo punto è la base del singolo: il tema che voglio affrontare è quello del cambiamento che un po’ tutte le città d’arte italiane stanno vivendo negli ultimi anni, in cui le vediamo privarsi della propria identità a causa del turismo di massa.

Come mai hai deciso di trattare il “Risanamento” Che valore ha quest’evento storico per la tua città?

E’ un argomento che mi sta molto a cuore e che ha cambiato completamente il volto della città alla fine dell’Ottocento. L’intero quartiere medievale del “Mercato Vecchio” fu completamente raso al suolo per costruire strade e piazze più larghe e gloriose ma, al tempo stesso, prive di qualunque ricordo della vita semplice che un tempo avveniva negli stessi luoghi.

All’epoca fu per la speculazione edilizia, oggi lo è per il turismo, ma il destino della città è sempre lo stesso: perdere, alla lunga, la propria identità.

Vorresti fornire qualche dettaglio in più sul videoclip?

Ci tengo a precisare che il videoclip, così come la canzone, è strettamente legato a quello di un altro brano, intitolato, per l’appunto, “Mercato Vecchio” (a cui “A vita nuova restituito” fa da seguito).

Se nel video di “Mercato Vecchio” vediamo scene di giochi e di vita quotidiana tipici del passato, nel videoclip di “A vita nuova restituito” si affronta di più il presente. In esso si vede un pittore (già inquadrato nell’altro video) dipingere i ritratti di due personaggi coinvolti nel Risanamento: il primo è il giornalista Giulio Piccini, in arte Jarro, che fu il primo a denunciare le cattive condizioni di vita di quei quartieri (ovviamente, dal punto di vista di un borghese…) e proporre il loro abbattimento; il secondo è Giuseppe Poggi, maggior urbanista fiorentino del diciannovesimo secolo e sempre, ancora oggi, ingiustamente incolpato delle stesse demolizioni (alle quali, in realtà, si disse contrario).

Il tutto alternato a riprese della Firenze “post-Risanamento”, ossia ai quartieri ottocenteschi costruiti al posto dell’antico centro medievale.

Hai in mente qualche progetto per il futuro?

Assolutamente sì, sto lavorando ad alcune nuove canzoni che formeranno un piccolo album incentrato sulla Congiura dei Pazzi, che spero di iniziare a realizzare entro fine anno.

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