Nel nuovo singolo “Congenita”, Sonny and the Stork raccontano l’eterna rincorsa della vita, tra radici, destino e trasformazione. Un brano intenso, nato per esorcizzare pensieri profondi e trasformarli in musica, con la forza malinconica di chi abbraccia il cambiamento senza perdere sé stesso.

Ciao, ragazzi. Da dove nasce l’ispirazione per il nuovo brano “Congenita”?
Ciao e grazie per l’ opportunità.
“Congenita” è frutto di una riflessione sul percorso che ci propone la vita e sull’importanza di chi ci ha messo al mondo e farà sempre parte di noi, nel bene e nel male. Un fiume che inevitabilmente rincorre il proprio mare, il proprio destino, in continuo movimento, un cambiamento perpetuo su cui bisogna imparare a nuotare per rimanere a galla. La consapevolezza di vivere nell’inevitabilità dell’entropia.
Che valore ha la vita, per voi?
La vita rappresenta la nostra “corsa” verso la propria realizzazione, la vera bellezza è tale quando viene riconosciuta. Il valore che ha la vita è quello di darci la possibilità di godere ogni attimo a pieno, succhiare il midollo del presente e cibarsi dell’istante.
Credete nel destino? Quanto ha influenzato il vostro percorso?
Crediamo che il tutto sia maggiore della somma delle parti e crediamo nel Butterfly Effect, quello che ci riserva il futuro è sicuramente un’incognita e solo vivendo lo potremo scoprire, noi possiamo solo tendere con tutte le nostre forze alla nostra attitudine.
Avete già in mente qualche progetto per il futuro?
Assolutamente sì, stiamo vivendo una fantastica situazione piena di fermento al “Germi” di Milano, locale del buon Manuel Agnelli, luogo in cui si può trovare davvero molta carne al fuoco e musicisti disposti a condividere e respirare insieme la propria attitudine, speriamo che questo possa portare a parecchie collaborazioni. Un sogno nel cassetto è un album sul cervello fatto con i suoni della risonanza magnetica.