Dal 14 marzo 2025 è disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica “Stanza nove”, il nuovo singolo di Gabriele.
“Stanza Nove” è un brano che nasce dalla sensazione di sentirsi incompresi e dal bisogno di trovare un posto sicuro in cui rifugiarsi. Non è un luogo fisico, ma uno spazio interiore in cui isolarsi dal caos del mondo esterno, permettendosi di dare libero sfogo ai propri pensieri, senza temere il giudizio altrui. In un’epoca in cui siamo costantemente connessi e bombardati da stimoli, è proprio nei momenti di solitudine che possiamo ritrovare noi stessi e comprendere chi siamo veramente.
Ti sei approcciato alla musica da giovanissimo: raccontaci come e dove sogni di arrivare?
Mi sono avvicinato alla musica da bambino, ma ho iniziato a scrivere i miei primi testi verso i 16 anni. Per me è sempre stato un rifugio e un modo per mettere in ordine le emozioni. Da quel momento non ho più smesso. Il mio sogno è riuscire a far arrivare la mia musica a più persone possibile, restando sempre fedele a me stesso. Vorrei salire su grandi palchi, ma anche continuare a scrivere canzoni che abbiano un peso, che parlino a chi ascolta.
“Stanza Nove” è il tuo secondo singolo: quanto c’è di autobiografico e quale messaggio vuoi mandare a chi ti ascolta?
“Stanza Nove” è profondamente autobiografico. Nasce da un momento in cui ho sentito il bisogno di staccarmi da tutto per ritrovare me stesso. La stanza di cui parlo è reale, ma diventa anche un simbolo: rappresenta quel luogo interiore che ognuno di noi ha, dove possiamo essere davvero noi stessi, senza filtri. Il messaggio è proprio questo: ascoltati, proteggi i tuoi spazi e non avere paura di stare da solo, perché lì si ritrovano tante risposte.
Con quale artista del panorama italiano o internazionale sogni di collaborare?
In Italia mi piacerebbe tantissimo collaborare con Blanco, trovo che abbia un’urgenza emotiva molto simile alla mia. Mi affascinano anche artisti come Lazza, Madame o Salmo. A livello internazionale, amo Billie Eilish e The Weeknd, per la capacità di mescolare generi e atmosfere, restando sempre riconoscibili.
Quali pensi siano le caratteristiche che rendono unico il tuo modo di fare musica e ciò che ti caratterizza in modo unico?
Penso che la mia forza stia nell’autenticità. Scrivo solo quando ho davvero qualcosa da dire, e cerco sempre di mettere la mia verità dentro ogni parola, anche se a volte può far male. Non seguo i trend per forza, preferisco creare qualcosa che suoni mio. Un’altra cosa che mi caratterizza è il contrasto tra le sonorità a volte leggere o ballabili e i testi più introspettivi.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
A breve uscirà un nuovo singolo, con sonorità molto diverse rispetto a Stanza Nove, più vicine al funk pop. Mi piace sperimentare e far vedere lati nuovi di me. Nel frattempo continuo a scrivere tanto, anche per altri artisti, e sto lavorando piano piano a un progetto più ampio. Voglio costruire qualcosa che abbia un’identità forte e che possa durare nel tempo.