PELLEGATTA e “Orbita”: un’intervista tra musica, collaborazioni e scelte di vita

Da venerdì 7 Marzo 2025 è disponibile sulle principali piattaforme streaming (in distribuzione The Orchard) “ORBITA“, il nuovo album di PELLEGATTA, cantautrice e compositrice di Modena. L’album è prodotto da Paolo Iafelice, produttore discografico dell’etichetta Adesiva Discografica (già al lavoro con artisti del calibro di Fabrizio De André, Luciano Ligabue, Fiorella Mannoia, Eugenio Finardi). Le chitarre del disco sono state registrate da Sara Velardo, cantautrice e compositrice, i cori dalla cantautrice Francesca Sabatino in arte LAF. La copertina invece é stata realizzata dall’ artista Giulia Tondelli, il design del disco da Maria Lia Roncaglia con gli scatti fotografici di Enrico Maria Bertani.

Noi l’abbiamo intervistata, e abbiamo capito che si sente troppo vecchia per fare un talent, che spesso litiga con sè stessa ma che, a nostro parere, nonostante tutto, è riuscita a fare un disco bellissimo.

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Continua la tua collaborazione con Paolo Iafelice. Come mai hai visto proprio il lui il ruolo di produttore e mentore?

Paolo ha molti anni di esperienza, ha collaborato e tutt’ora collabora con artisti noti in tutto lo Stivale ed é riuscito a rimanere in piedi ad ogni avversità, con il sorriso e buon umore. 

Nel tuo disco partecipano nomi del calibro di Sara Velardo, con una fortissima presenza al femminile. Come hai scelto le persone che suonassero con te in questo disco?

Io e Sara siamo amiche da molto tempo, quando le ho chiesto di registrare le chitarre di Orbita non ha esitato e si è messa subito a trovare dei suoni delle chitarre per il nuovo disco. Francesca Sabatino anche lei è un pezzo di cuore, le ho chiesto di fare i cori impreziosendo il progetto andando in studio da Paolo a scatola chiusa e lei ha dato il meglio di sé.

Le persone che hanno partecipato alla realizzazione del disco sono delle belle anime e professioniste nel loro campo. 

E se “Orbita” è un viaggio in cui si cambia rotta, tu dove stai andando? E da dove invece stai arrivando?

Sicuramente Orbita mi farà smuovere da questa panchina in attesa dove sono rimasta per anni volutamente, mi farà esplorare nuovi posti e mi farà conoscere persone preziose. Prima di ripartire volevo fermarmi.

Chi è il tuo primo “censore” quando scrivi un disco nuovo? Chi è stato il primo ad ascoltarti e a leggere i tuoi testi?

Sono la prima a litigare con me stessa quando devo scrivere dei brani.  Le canzoni seguono un flusso e ogni volta lascio del tempo prima di riascoltare i brani. A me piace togliere, non aggiungere, un po’ come gli scalpellini, quando devono togliere il superfluo per creare una statua. 

Hai mai valutato l’idea di un talent? Cosa ti ha fatto cambiare idea?

Stimo tantissimo le mie colleghe cantautrici che sono andate a proporre le loro canzoni ai talent. 

Io, un po’ per l’età, un po’ per la mia vita privata che vorrei rimanesse privata, preferisco non espormi troppo. A me basta trovare la mia dimensione e suonare bene far star bene chi mi ascolta. Quel mondo é solo stress e ansia di prestazione.

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