Sebba: “Libero” è la mia fuga dalla prigionia di una relazione soffocante

Con il suo nuovo singolo Libero, Sebba ci accompagna in un viaggio tra sonorità pop, dark ed elettroniche, raccontando il bisogno di liberarsi da una relazione soffocante per riscoprire se stessi. Il brano è un’esplorazione intensa dell’emotività legata alla fine di un legame oppressivo, enfatizzata da un ritmo incalzante e da atmosfere notturne.

In questa intervista per Diffusioni Musicali, Sebba ci racconta il processo creativo dietro Libero, il significato personale del testo e l’importanza del videoclip nel dare un volto visivo alle emozioni della canzone. Un confronto sincero e introspettivo sul passato, sul cambiamento e sulla continua evoluzione artistica.

“Libero” è un brano che mescola pop, dark ed elettronica. Come hai lavorato su queste sonorità per trasmettere al meglio le emozioni del pezzo?

Ho lavorato prima nel mio studio e poi con Marra nel suo affinché il brano potesse avere questo tipo di sonorità in modo che trasmettesse l’oscurità della notte e di quella voglia di fuga, enfatizzata da un ritmo abbastanza sostenuto.

Il testo racconta la fine di una relazione soffocante. C’è un’esperienza personale dietro questa storia?

Certo, quello che scrivo è frutto di esperienze personali dalle quali cerco di tirarne fuori l’aspetto emotivo che mi hanno trasmesso. Un modo per poter fare ordine e luce su ciò che mi accade e trovare gli aspetti che mi possono insegnare qualcosa o possono farmi conoscere meglio.

Il videoclip è molto narrativo: c’è un risveglio, una fuga, il club, i ricordi che riaffiorano. Quanto è stato importante tradurre il messaggio della canzone in immagini?

Il videoclip mostra una variante del tema della canzone. A differenza della canzone, in cui la fuga sembra definitiva e perentoria, nel videoclip è accompagnata dal ritorno. Perché spesso, il sentimento di fuga non è così netto e talvolta si tende a ritornare.

Nel video il protagonista scappa, ma i ricordi tornano a tormentarlo. Credi che sia davvero possibile liberarsi del passato?

Non lo credo proprio. Ciò che si può e deve fare è ricordarlo nella maniera più oggettiva possibile ed imparare dalle lezioni che ci ha insegnato per migliorare il nostro presente e futuro.

“Libero” segna un’evoluzione nel tuo percorso musicale? In che modo rappresenta un nuovo capitolo per te?

Libero rappresenta un altro passo, sicuramente, nel mio percorso di crescita musicale. Ovviamente, continuando a studiare ed a scoprirmi, punto a creare la mia musica in modo da farla somigliare più possibile a me, a quello che sento e che provo.