Appunti di viaggio in ordine sparso è l’Album di Thozu

Nell’era della musica generata dall’AI, la parola torna protagonista: il cuore della canzone diventa il messaggio, il pensiero, la storia. Dalle ballate medievali ai chansonniers, dai cantautori al punk, dal rap alla trap, la musica ha sempre offerto un tappeto sonoro su cui appoggiare idee e narrazioni. Oggi, l’intelligenza artificiale diventa una nuova forma di creazione, con il prompting come strategia compositiva: un modo inedito per piegare la tecnologia alla volontà  dell’artista, trasformando un’idea in suono.

Appunti di viaggio in ordine sparso nasce dal bisogno di raccontare un viaggio: da Trieste ad Amsterdam e ritorno, in motocicletta, insieme alla figlia che festeggia il suo decimo compleanno nella capitale olandese. Un’avventura tra tenda e sacchi a pelo, lungo le strade secondarie di dieci paesi europei. Un viaggio fisico che si intreccia con un percorso interiore: la consapevolezza della perdita imminente di una persona amata.

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L’album è un mosaico di esperienze, una raccolta di istantanee sonore: versi, spezzoni di cortometraggi, appunti di viaggio, raccontati attraverso una varietà  di voci e stili musicali. Ogni traccia ha un suo paesaggio, un suo scenario emotivo, un suo protagonista.

Ma chi è Thozu? Nella vita ha un nome e un cognome, ma qui si presenta come identità  digitale, senza volto e senza genere, una voce astratta che esiste solo per trasmettere storie e pensieri a chi vorrà ascoltarli.