‘14 VOLTE (Ciril Čuš)’: IL NUOVO SINGOLO SCRITTO DA FABRIZIO PASETTI

Fabrizio Pasetti, già conosciuto come paroliere di canzoni impegnate e coinvolgenti, ha dato vita al nuovo singolo 14 Volte (Ciril Čuš) dopo aver letto la storia della vita di Ciril. Rimasto colpito da questa testimonianza ha scritto il brano che ora potete ascoltare su Youtube nel suo canale.

La musica, gli arrangiamenti, il Mix & Mastering sono stati realizzati dal grande compositore, musicista Matteo Scarrone. La voce del brano è di Simona Bianchera, che ha anche creato il video.

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Le informazioni su Ciril, tratte dal web, che hanno ispirato Fabrizio alla creazione del brano:
Ciril Čuš cresce con la famiglia in una fattoria della Slovenia. Suo padre, da persona buona e presente, cambiò quando ebbe un incidente sul lavoro. Faceva il muratore e cadde da 16 metri, finendo in coma per un mese. Al suo risveglio non era più la stessa persona, iroso e violento iniziò a bere divenendo alcolizzato. Picchiava il figlio di continuo, spesso Ciril scappava dalla finestra per andare a dormire nel fienile, terrorizzato con la continua paura di essere ucciso. Tra i 7 e i 10 anni, il cranio del piccolo Ciril fu fratturata dal padre 14 volte. Pensò più volte al suicidio piuttosto che continuare a vivere in quella situazione terribile. Iniziò a studiare Karate e vinse il campionato nazionale di kickboxing. Ma per via della sua vita traumatica si sentiva indesiderato. Nel tempo libero andava nella biblioteca e fu lì che iniziò a leggere la Bibbia. Si recò a Medjugorje, dopo aver sentito dell’apparizione della Madonna. Al ritorno provò un grande senso di pace. In quei giorni conobbe una persona che lo invitò in un gruppo di preghiera. Sentì una donna che parlava del marito, dei suoi comportamenti violenti, ma di come lei fosse stata in grado di perdonarlo.

Quella testimonianza toccò profondamente Ciril. Capì cosa lo faceva soffrire così dannatamente: non era capace di perdonare. Inizia così un percorso di preghiera e sente le ferite degli abusi pian piano guarire. Non fu facile trovare la forza, il coraggio e la misericordia di andare dal padre per fare quel grande passo. Tentò due volte, dopo anni di lavoro interiore, entrambe le volte il padre reagì violentemente. Ma Ciril non si diede vinto e continuò a lavorare su se stesso.

Il padre dopo anni di abuso di alcol soffriva di cirrosi epatica e i medici gli avevano diagnosticato pochi mesi di vita. Ciril gli andò incontro gli prese la mano guardandolo negli occhi per dirgli che lo perdonava e che lo amava. Appoggiò la testa del padre vicino al cuore. Era la prima volta che si abbracciavano. Il padre da quel momento smise del tutto di bere. Ritornò ad essere amorevole e visse per 16 anni.

“Una volta che ho perdonato ero in pace. Questo sentimento è più potente di qualsiasi odio, sofferenza o angoscia”, dice Ciril. Oggi Čuš è sacerdote e aiuta le persone.

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