Deriso ha concepito l’intro di “Calypso” in un momento di pura casualità quotidiana. Questo frammento iniziale, lavorato insieme a Danimon, ha dato vita a una canzone che fonde emozioni intime e ricordi lontani. Il singolo celebra la sinergia tra due artisti capaci di creare tracce indimenticabili.

Ciao, ragazzi. Da dove nasce l’ispirazione per il nuovo singolo “Calypso”?
Canticchiando sotto la doccia. Eh, sì, le migliori idee nascono sempre sotto il flusso dell’acqua calda accompagnato dalle riflessioni più infime. Infatti, me lo ricordo, come se fosse stato ieri, il giorno in cui ho registrato e concluso la canzone. Danimon mi inviò la strumentale mesi prima, ma con gli impegni universitari non ho avuto l’occasione di mettermi a scriverci sopra. Quindi una volta passati gli esami mi sono messo a ripescare nel nostro drive con tutti i file condivisi e ho trovato la fatidica base che al tempo si chiamava “synthuanm”, (sì la fase creativo è sempre la parte più ludica del processo), me la sono messa in cuffia e l’ho ascoltata in loop per ore ed ore, fino a quando non mi sono stancato. Però la melodia e gli accordi synthwave e l’ambience anni 80 mi era rimasta in testa, così tanto che, appunto, durante la doccia ho canticchiato la prima strofa “passerò altre notti agitate, voglio capire se stiamo vivendo in un sogno”. Sorpreso dalla linea melodica mi sono precipitato in camera mia e per non scordarmi la barra, l’ho registrata in fretta. E come l’acqua della doccia, ho scritto il resto della canzone in una maniera fluida e scorrevole, come se il testo lo sapessi già. Ed è stato così pure con le altre canzoni del nostro album Eudaimonia. Scrivo seguendo il mio istinto basandomi su una parola o delle emozioni specifiche che a parole non si possono esprimere, raramente mi metto a pensare a concetti complessi da trattare prima di ascoltare la base, o prima di aver scritto le 4 barre iniziali. Infatti, la storia d’amore del brano non è propriamente mia, ma un residuo di sentimenti che la base mi ha trasmesso attraverso le sonorità che Danimon ha scelto. Non mi sforzo mai per scrivere, non c’è niente di meccanico o di prestabilito nelle nostre canzoni, è sempre un flusso di emozioni che nascono da due menti distanti ma connesse attraverso la musica, l’arte e i sogni.
Il richiamo alla mitologia greca è fondamentale nel brano? Da cosa si può evincere?
Come detto prima, i concetti che trattiamo nelle nostri canzoni nascono a metà del processo. Ci piace veramente divertirci a sperimentare prima di rendere le cose molto più serie e concrete, la musica in fondo è questo: condivisione e riflessione, allo stesso tempo. Per quanto riguarda la mitologia greca è qualcosa che abbiamo voluto tematizzare sull’intero album una volta che abbiamo finito Calypso. Infatti, il ritornello del pezzo è nato dopo le prime barre già citate prima e dopo aver scritto il resta della canzone ci siamo detti “Oh ma se facessimo notare ancor di più il legame con la mitologia greca?”. Questa tematizzazione la possiamo notare nell’album appunto attraverso i titoli delle canzoni e citazioni in alcuni pezzi, anche se per alcuni pezzi purtroppo non abbiamo avuto l’occasione di aggiungere degli elementi della mitologia, dato che li avevamo creati prima di pensare a fare questo collegamento. Il richiamo alla mitologia lo abbiamo veramente trovato fondamentale ad un certo punto della creazione, per estrapolare ancora di più il carattere onirico della nostra musica. Il nostro universo musicale si basa su questa realtà in cui siamo connessi con i nostri sogni, e attraverso le figure mitologiche, e le loro storie, siamo riusciti ad aggiungere il tocco finale sul nostro rapporto con diversi sentimenti che trattiamo nell’album : Noia, Paura, Amore, Solitudine e altri ancora. In sostanza, la mitologia greca ci è servita come un ornamento, come la ciliegina sulla torta per dare un carattere più mistico alla nostra musica.
Come mai avete scelto queste sonorità?
Per me, Danimon, le sonorità synthwave mi hanno sempre affascinato. Per la base di Calypso, ho voluto riprendere proprio quelle atmosfere vintage anni 80 e fonderle con la drum and bass moderna, che è una delle mie più grandi influenze musicali. Il risultato è stato un mix di energia e nostalgia, un ponte tra passato e presente. Quando Deriso ha tirato fuori quella melodia dal sapore indie, sovrapponendola alla base di Calypso, sono rimasto sorpreso. Non me lo aspettavo, ma devo dire che mi ha gasato tantissimo. Tutto è nato da un loop di synth che ho creato utilizzando i sintetizzatori dell’accademia che ho frequentato. Subito dopo, una volta tornato a casa, ho continuato a lavorarci fino a trasformarlo nella struttura del primo ritornello di Calypso. Da lì, la traccia ha iniziato a prendere vita, evolvendosi passo dopo passo fino alla versione finale che ora potete ascoltare.
Per me, Deriso, proprio come Danimon, amo le sonorità synthwave tipiche degli anni 80. Sono fan delle canzoni di quel periodo, gli arpeggi con quei synth futuristici, i colori a luci neon, i giri notturni in macchina con la musica in sottofondo… C’è un’estetica, una sensazione quasi cinematografica che mi ha sempre ispirato. Per la melodia vocale, invece, non c’è stato nulla di studiato: è stato un puro flusso spontaneo. Mi sono lasciato trasportare dalla base synthwave, e in modo naturale ho iniziato a canticchiarci sopra. È stato come se la melodia fosse già lì, nascosta tra le note, e dovessi solo tirarla fuori. Quel momento di ispirazione istintiva ha dato vita a una linea vocale che si incastrava perfettamente con l’atmosfera sognante del pezzo.
Avete in mente altri progetti per il futuro?
Assolutamente sì! Abbiamo tantissimi progetti in testa e l’ispirazione non manca mai. Stiamo già lavorando al prossimo progetto, che sarà la controparte di Eudaimonia, affrontando temi opposti rispetto al precedente album. Questa volta vogliamo spingerci oltre, sperimentando nuove sonorità, nuovi approcci alla scrittura e nuove modalità di creazione dei brani. Eudaimonia era nato con l’intento di connetterci alla nostra dimensione più astratta, di offrirci un mezzo per elevarci, un po’ come le ali di cera di Icaro. Il prossimo album, invece, sarà un’immersione nella cruda realtà: possiamo sognare tutto il giorno, ma prima o poi arriva il momento di svegliarsi e affrontare ciò che ci fa soffrire di più. Riprendendo il mito di Icaro, questo album sarà il Sole che ci scioglierà le ali, ma con una fine meno tragica ahah! Tratteremo temi più diretti, più crudi, che ci mettono faccia a faccia con la realtà del mondo – una realtà che non è sempre fatta di rose e fiori. Questo progetto sarà il nostro modo di esplorare l’altra faccia dell’esperienza umana, quella più tangibile, più terrena, più complessa da accettare. Ci piace immergerci totalmente nell’esperienza ogni volta che ci avventuriamo in un nuovo progetto, cerchiamo sempre di superare i nostri limiti e di esplorare nuovi orizzonti. Detto ciò, aspettatevi nuova musica, nuovi mondi e nuove emozioni. Deriso & Danimon stanno arrivando.