Valentina Indelicato racconta “Cani e serpenti”: la musica come antidoto contro l’isolamento

Valentina Indelicato, talentuosa artista emergente, porta avanti il suo viaggio musicale con il nuovo singolo “Cani e serpenti”, un brano che affronta temi profondi e attuali attraverso un titolo evocativo e simbolico. L’artista esplora la dicotomia tra fedeltà e oscurità, bianco e nero, riflettendo sulle convenzioni sociali e sull’autenticità personale nel contesto contemporaneo.

In questa intervista esclusiva per Diffusioni Musicali, l’artista ci porta nel cuore della sua creatività e della sua ricerca emotiva, svelando come ha plasmato l’intensità vocale del brano per trasmettere un messaggio profondo di emancipazione dai cliché e di rinnovata coerenza personale. Con uno sguardo attento alla società moderna ci invita ad esplorare la solitudine paradossale di un mondo sempre più connesso, trovando nella musica non solo rifugio, ma anche una voce autentica capace di superare le barriere sociali.

“Cani e serpenti” ha un titolo evocativo e simbolico. Cosa rappresentano per te queste due figure nel contesto del brano?
“Cani e serpenti” è un brano dal titolo fortemente dicotomico: da un lato vi sono la fedeltà, il bianco; dall’altro l’oscurità, il nero. Oggi viviamo in una società che si muove per schemi stereotipati, metro umano indiscusso e di giudizio apparentemente assoluto, di cui però si ignorano le sfumature e le peculiarità. Liberarsi dai luoghi comuni può forse significare riappropriarsi di una rinnovata coerenza personale tra l’io interiore e la propria immagine riflessa nel mondo.

La tua interpretazione vocale è intensa e viscerale. Come hai lavorato sull’emozione da trasmettere durante l’incisione?
Autenticità di situazioni, emozioni e stati d’animo: è stata questa la mia ricerca vocale con l’obiettivo di voler intrecciare il testo e il suo messaggio profondo.

Quanto di personale c’è in questo brano? Ti sei riconosciuta nella storia che racconta?
Credo fortemente al messaggio di “Cani e serpenti” come di forte attualità sociale: la realtà di oggi si basa su canoni da cui è difficile scappare, su una solitudine da leggere all’interno di un ossimoro senza precedenti in un mondo in cui, paradossalmente e apparentemente, si è sempre più collegati. Penso che questo brano appartenga un po’ a ognuno di noi e al nostro personale vissuto, filo di una tessitura sociale complessa e articolata.

La musica oggi è un rifugio o amplifica ancora di più il senso di isolamento che descrivi nel pezzo?
La Musica salva, ci ricorda che siamo più umani di quanto siamo abituati ad essere, regala attimi di connessione più vera e autentica. Penso sia questo il suo ruolo primo: comunicare oltre, abbattere barriere sociali e diversità, un antidoto contro la solitudine. Senza la Musica, senza l’Arte credo che, come società, avremmo già fallito.

Se dovessi racchiudere “Cani e serpenti” in un’immagine o in una sensazione, quale sarebbe?
“Cani e serpenti” per me è quel brivido prima di una presa di coscienza che induce al coraggio, è l’attimo sulla pelle che ci ricorda che siamo vivi.

Il singolo è parte di un progetto più ampio o rappresenta una parentesi indipendente nel tuo percorso musicale?
Il singolo è la seconda uscita, dopo il mio brano d’esordio “Aria”, di un progetto musicale più ampio e a cui sto lavorando con tutto il meraviglioso team di “Trp Vibes”, l’etichetta discografica di Riccardo Samperi. Un lavoro pieno di emozioni autentiche, crescita e ricerca personale e, soprattutto, tanto, tanto cuore. Non vedo davvero l’ora di poter condividerne il proseguimento.