Il cantautore e musicista Zak, dopo il debutto con il brano “Hangover”, torna con ”Se non esisti tu” (Indie Box/ADA Music Italy) il nuovo singolo disponibile su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica.
“Se non esisti tu” segna un cambio di rotta rispetto ai ritmi estivi del precedente singolo. Con sonorità synthpop e atmosfere più cupe e autunnali, “Se non esisti tu” esplora temi profondi come consapevolezza, accettazione e la fragilità dell’esistenza. Zak descrive il brano come “un viaggio tra presenze e assenze, tra paure e forza interiore”. Il titolo, scelto con cura, racchiude un messaggio forte: per diventare fantasmi, dobbiamo prima essere esistiti.
Qual è stato l’approccio per questo brano?
L’aggettivo corretto che mi viene da utilizzare è: “Libero”. Ho avuto un approccio libero e senza regole.
Mi sono preso del tempo per sperimentare, provare, cambiare, sbattere la testa contro il muro, cancellare e rifare fino a quando lavorando anche con i miei produttori ci siamo catapultati negli anni 80 senza tralasciare un filo di chitarre “Pulp”
In ‘Se non esisti tu’ racconti della condizione umana e del sentirsi vivi se si ama. E’ una situazione che stai vivendo?
E’ una storia vera in mezzo a tante storie vere. Se non esisti tu nasce una domenica notte di dicembre da un pensiero che mi passa nella testa mentre guido in autostrada. Stavo vivendo tante cose, ero pieno e svuotato allo stesso tempo, un’anima in pena pronta a esplodere o a implodere. Tra giorni pari e giorni dispari un giorno reagivo e l’altro no. Quando si scrive si lascia traccia di se e della propria vita, ma quando si scrive si racconta anche la vita attorno a te. In “Se non esisti tu” è quello che è successo.
Spero che in questo brano ci sia la mia vita, ma anche la vita di chi comprende e capisce a fondo la canzone.
Sei dell’idea che l’amore ci completi?
“L’amore è la punizione di Dio all’uomo per l’incapacità di bastarsi da solo”. Non è una frase mia ma mi ci sono sempre identificato. La vera domanda da porsi secondo me è un’altra: “Abbiamo bisogno di amore o abbiamo bisogno di Amare?” Credo che in medius stat virtus, perciò per rispondere alla tua domanda, direi che ci completa provare e dare emozioni. D’altronde “Io non esisto se non esisti tu”
Dove vorresti arrivare con la tua musica?
Vorrei che la mia musica arrivasse alle persone. Vorrei che le persone trovassero pace e sensazioni dalla musica che scrivo. Vorrei che la musica in generale tornasse al centro di tutto e non come capita ormai da qualche anno sia contorno di altri contenuti. Sono un romantico e sono vivo perché nella vita ho scelto una chitarra tra le mani e non altro. Questo è quello che vorrei. Vorrei una volta nella vita salire sul palco dell’Ariston, ho già la canzone da anni, ma credo che questo sia il mio più grande utopico sogno.